Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Cannes Ha aperto il Festival di Cannes una settimana fa insieme con Mitterand, ieri, il giorno dopo l'omaggio e la Palma d'oro data a Jean Paul Belmondo, Claudia Cardinale occupava le pagine di tutti i giornali francesi.

default_image

  • a
  • a
  • a

SignoraCardinale, che effetto le ha fatto rivedere Belmondo a Cannes? «È stato commovente incontrarsi ancora qui sulla Costa Azzurra. Lui piangeva mentre mi era seduto accanto e con lui c'era la moglie italiana (Barbara Gandolfi). Abbiamo tanti ricordi insieme, ho fatto tre film con lui ed eravamo grandi amici come due maschiacci, sempre pronti a fare scherzi a tutti. Alla cena promozionale di "Cartouche" di Philippe De Broca (1962) gli preparavo, una per una, sotto il tavolo, le polpettine con il cous cous che lui poi lanciava agli ospiti. Oppure, quando dovevamo fare le scene d'amore come ne "La viaccia" di Mario Bolognini, ci mettevamo sotto il letto a darci i pizzichi per ridere come matti. Finché Bolognini non ci rimetteva in riga». Per i francesi Belmondo è il più grande attore di tutti i tempi, lei è d'accordo? «In quel periodo ce ne erano altri, come Alain Delon. Anche lui è mio grande amico: ricordo che sul set voleva sempre che lo baciassi tirando fuori la lingua e poi mi diceva: "vedi, se ci fossimo amati saremmo stati una coppia perfetta, invece siamo una coppia mitica". Riguardo a Belmondo, c'è da dire che lui al cinema ha dato tutto se stesso, faceva tutte le scene, anche quelle più pericolose e non voleva stuntmen. Anch'io ero un po' come lui e mi sono ritrovata in diversi film a fare delle scene d'azione pazzesche, io sola donna in mezzo a tanti uomini, come in "C'era una volta il West"». Che ruolo ha nel film «Father» di Squitieri? «La trama racconta di un padre e di un figlio di origini siciliane che vivono a Philadelphia e che si scontrano con il potere della mafia. Io ho un piccolo ruolo, interpreto la donna di Franco Nero che ha legami con la mafia». Cosa le manca dell'Italia e cosa invece le fa piacere vedere da lontano del nostro Paese? «Dell'Italia mi mancano l'arte, i musei, Roma come Venezia e tutte le altre città meravigliose. In questo momento in Francia è scandalo nella politica proprio come in Italia. Ma i francesi ci criticano sempre per i nostri tg che parlano solo di gossip». Quali film ha visto qui a Cannes? «Quello di Woody Allen, "Midnight in Paris", mi ha divertita, anche che è uno spot pubblicitario su Parigi. E ora si prepara a farne un altro su Roma». Quali progetti ha in cantiere? «Mi piace molto viaggiare, vado spesso a ritirare premi in tutto il mondo e adoro lavorare con registi giovani, per aiutarli». Lei è sempre bella, elegante e il suo viso mostra con naturalezza i segni del tempo: cosa pensa delle donne che ricorrono alla chirurgia estetica? «Le donne rifatte sono tutte orribili, perdono ogni tipo di espressività, sono tutte uguali, stesse bocche e stessi occhi. Sono delle brutte maschere». Din. Dis.

Dai blog