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di ANTONIO ANGELI È un fantasma che riappare ciclicamente ogni tre-quattro anni, ormai da più di mezzo secolo: l'automobile ad acqua, sogno proibito di tutti gli «smanettoni» che lasciano ogni volta dal benzinaio un quarto dello stipendio.

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Iltutto spendendo poco o niente. Proprio in questi giorni un imprenditore-scienziato croato ha annunciato di aver inventato l'auto ad acqua, anzi, di averla anche realizzata, tanto che lui ci gira tutti i giorni. Ma sarà vero? La storia del «pieno con pochi spiccioli» comincia nei primi anni Quaranta con il carburante sintetico di Hitler. Durante la Seconda Guerra Mondiale tra l'Africa e l'Europa le battaglie venivano decise dai carri armati: vinceva chi poteva spostarli più velocemente tenendoli, praticamente, sempre in movimento. Insomma vinceva chi aveva più carburante. E Hitler per i suoi potenti e assetatissimi tank «Tigre» aveva bisogno di fiumi di benzina. Gli scienziati del Terzo Reich allora, avrebbero trovato il modo di produrre carburante sintetico in laboratorio. La leggenda racconta che la cosa funzionava più o meno così: un po' d'acqua distillata nel serbatoio, poi una «magica» tavoletta da sbriciolare al suo interno e il gioco era fatto. Ma nessuno c'è più riuscito. A patto che il «carburante sintetico» di Hitler sia esistito veramente e non sia una fantasia come l'atomica di Hitler, i dischi volanti di Hitler... Nell'arco degli anni più di una persona ha annunciato di aver inventato l'auto ad acqua. Ma per il momento siamo ancora schiavi dei benzinai. Ora c'è un inventore croato, Ivan Jakobovic che, giura, ha risolto definitivamente il problema del caro-benzina. A diverse tv e giornali locali ha annunciato che la sua «macchina ad acqua» funziona che è una bellezza. Con un solo litro «si può viaggiare fino a sei mesi, anche oltre, io ho percorso 2.400 km», ha affermato con sicurezza davanti alle telecamere della tv privata croata «Rtl». L'inventore ha mostrato con orgoglio la sua vecchissima Renault bianco scolorito attrezzata con un «congegno semplice», realizzato grazie alle «teorie sulla elettrolisi di Nikola Tesla», il grande scienziato di origini serbo-croate la cui opera in buona parte, ancora oggi, risulta non compresa. Tesla è uno dei grandi teorici dell'elettromagnetismo, a lui è dedicata l'unità di misura del flusso magnetico. Vissuto a cavallo tra l'800 e il '900 è l'inventore della corrente alternata e grazie ai suoi studi si sono realizzati i moderni motori elettrici. Jakobovic che, evidentemente, si considera un allievo di Tesla, davanti alle telecamere rifornisce il serbatoio con una bottiglia di acqua minerale, poi mette in moto l'autovettura che, assicura, con l'alimentazione ad acqua acquista «il trenta per cento di potenza in più» e parte con l'aria soddisfatta. Una rivoluzione, insomma che, oltre ai vantaggi per ambiente e inquinamento, ha permesso all'inventore di risparmiare «1.500 kune (circa 200 euro) in sei mesi». «Ogni comune macchina con motore a benzina o diesel può essere modificata per viaggiare ad acqua», ha detto davanti alle telecamere Jakobovic, un omone baffuto dall'aria simpatica. Volete che la vostra auto vada ad acqua? E che problema c'è? Basta andare in Croazia. Jakobovic offre personalmente la modifica a 800 kune. Solo 110 euro.

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