Ma cosa hanno in comune un vecchio lupo dello spionaggio e un filosofo con il pallino della letteratura? Il primo è John Le Carré, inglese fino al midollo, classe 1931, che ha saputo interpretare ai livelli più alti il romanzo di spionaggio.
LeCarré ha dato alle stampe: «Il nostro traditore tipo», Follett ha firmato l'imponente «La caduta dei giganti». Uno ambientato ai giorni nostri, l'altro all'inizio del secolo, ma tutti e due in Europa. Un'Europa sbandata e ingiusta che alla fine si trova sempre a fare i conti con il vecchio Stalin.