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di DINA D'ISA Metti insieme un pizzico di atmosfere da commedie americane anni Cinquanta, due fratelli bellissimi e rivali tra loro per la stessa donna e una madre-matrona che regge i fili della trama.

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Questoil melting pot dell'ultimo film di Luca Lucini «La donna della mia vita» con Alessandro Gassman e Luca Argentero (i fratelli coltelli), la contesa Valentina Lodovini e la straordinaria mamma, Stefania Sandrelli. Oltre al superbo cast, la commedia (da venerdì distribuita in 250 sale da Universal) vanta anche il bel soggetto di Cristina Comencini e i costumi del premio Oscar Gabriella Pascucci insieme con Massimo Cantini Parrini. Lo spunto del film (ispirato allo «Scandalo a Filadelfia» di Cukor) è quello del classico menage a trois, inserito però nella tradizionale famiglia italiana con tanto di esilaranti equivoci. I due uomini si contendono, non solo la stessa madre, ma anche la stessa donna: Giorgio (Gassman) è sposato ma è un gran donnaiolo mascalzone, mentre Leonardo (Argentero) è un timido nerd, scapolo e introverso che però, una volta smascherato il tradimento subito, si trasformerà in un tombeur de femmes. I due, che riescono a riappacificarsi solo grazie all'intervento della madre Alba (Sandrelli), rischiano di mettere a repentaglio l'armonia familare, già scossa dalla separazione di Alba dal marito (Giorgio Colangeli), colpevole di averla tradita con la segretaria. «Ho avuto due figli straordinari sul set - confessa la Sandrelli - E se è vero che la storia la scrivono gli uomini, sono poi le donne, come avviene al mio personaggio, a far cambiare le cose. Lavorare, in particolare con Alessandro, è stato bello, perché lo conosco da bambino. Differenze con il padre ne ho trovate tante: Alessandro è più duttile, ed è l'esempio di come i figli possano avere qualcosa in più degli stessi genitori, persino se celebri». Puntuale Gassman ha ricambiato il complimento: «Recitare con Stefania, che è stata sullo schermo tante volte amante e moglie di mio padre, mi ha emozionato e mi ha fatto sentire davvero in famiglia. Una famiglia, la mia, che crede moltissimo nel matrimonio, tanto che ci si sposa il più possibile. Comunque, la donna della mia vita l'ho trovata e mi sopporta da 16 anni: è lei che a casa detta le regole a me e a mio figlio, con il quale mi trastullo tra sport e gioco. Per fortuna, nella mia vita non ho mai avuto rivali in amore, anche se sono stato lasciato, ma non ho dovuto lottare con un altro per la stessa donna, come accade nel film. Stare a fianco di Argentero mi ha molto divertito: è un ragazzo completo e ha delle qualità, a prescindere dal fatto che provenga dal Grande Fratello, programma che aborro come tutti i reality e i talent show televisivi. Andare in tv non mi piace affatto, anzi mi terrorizza», ha concluso Gassman che è anche direttore del Teatro Stabile a L'Aquila e ha infine ricordato quanto suo padre Vittorio avesse previsto la crisi del cinema. Mentre, il direttore generale della Universal Richard Borg ha detto di essere «sconvolto dal fatto che si tenti di affossare un cinema che ha conquistato il 30% della quota di mercato». Luca Argentero, bravo ragazzo che diventa cattivo nel film, ha poi sottolineato che i dati statistici sui divorzi prescindono dal fattore soggettivo: «Io la donna della mia vita l'ho trovata e sposata (Miriam Catania). Inoltre, sono cattolico e per me la fede è molto di più di un anello al dito, è il simbolo fondamentale della nostra unione. Il segreto è che chi ti sta accanto deve pensarla come te».

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