La Formula E accende la Capitale
Oggi presentazione in Campidoglio. Sabato 13 aprile le monoposto elettriche protagoniste all'Eur
Tutto pronto per il ritorno della Formula E a Roma. Oggi la presentazione ufficiale in pompa magna in Campidoglio con la sindaca Raggi in prima fila a lanciare la seconda edizione di un Gran Premio che lo scorso anno è stato davvero un successo. Il campionato della Formula «elettrica» per le strade dell'Eur ha appassionato i romani, soprattutto perché era una grande novità, ma quest'anno il circus «E» è chiamato alla riconferma. Visti i numeri e le tre ore nelle quali sono volati via tutti i tagliandi a disposizione, c'è da scommetterci che così sarà. Già tutto sold out da settimane quindi per il Gran Premio che bloccherà il quartiere dell'Eur nel complesso per cinque giorni. La gara che si disputerà di sabato pomeriggio è il settimo appuntamento di un campionato quanto mai combattuto e nel quale tutto può succedere ad ogni gara. Ecco, rumore a parte, la grande differenza tra la Formula E e la più quotata Formula 1 è proprio questa: nel mondiale di F1 le monoposto che possono vincere sono più o meno sempre le stesse, due scuderie monopolizzano il campionato da tempo e una terza prova ad infilarsi da outsider. Qui invece è tutto più livellato, le differenze sono minime anche perché le monoposto sono tutte nate dallo stesso telaio (Dallara) e l'evoluzione che si può sviluppare è solo sulla parte motore: elettrico chiaramente. Nell'attuale classifica del mondiale giunto alla settima tappa ci sono sei piloti in dieci punti con Da Costa in testa staccato di soli tre punti sull' inseguitore D'Ambrosio. Più dietro, a metà classifica, l' ultimo arrivato e nuovo testimonial del circus elettrico il brasiliano Felipe Massa. L'ex ferrarista che da poco ha lasciato la Formula Uno è arrivato in una «pianeta» tutto nuovo nel quale forse si deve ancora ambientare, ma non c' è dubbio che la sua esperienza e il suo appeal con i tifosi potranno fare a breve la differenza anche in Formula E. Grande novità tecniche poi a partire da quest'anno: finalmente, non ci sarà più bisogno del pit stop per cambiare l'auto come accadeva nella passata stagione: le monoposto non riuscivano con una sola batteria ad arrivare in fondo. I nuovi materiali e l'evoluzione dell'unità di carica (la batteria) consentono adesso di fare un intero gran premio senza fermarsi: a patto che il pilota sia un grado, oltre ad andare veloce, di saper dosare anche l'energia a disposizione. Insomma la Formula E inizia a diventare qualcosa di interessante e in grado di indicare la direzione del motorsport per un futuro a braccetto con la produzione dell'auto che, dopo il passaggio «intermedio» all'ibrido, non potrà che sfociare nel «full elettrico». La strada è segnata.