
Israele, Netanyahu allarga il governo con altri due ministri di estrema destra

Il governo israeliano potrebbe virare ancora più a destra. Secondo quanto riferito dall’emittente Kan, il premier Benjamin Netanyahu sta valutando di blindare ulteriormente l’esecutivo con l’ingresso di altri due ministri di estrema destra. I nomi sono già noti. Uno è Avi Maoz, l’unico deputato del partito anti-Lgbtq e anti-femminista Noam. Fino alla scorsa settimana era sottosegretario con delega al controllo dei curricula scolastici dal suo Ufficio per l’identità nazionale ebraica. Manterrebbe le stesse deleghe ma con un bilancio più corposo a disposizione.

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Secondo probabile ministro è Zvika Fogel, di Otzma Yehudit, cui sarà affidata la supervisione dei servizi segreti. Il dicastero all’intelligence era stato chiuso l’anno scorso, ma dovrebbe dunque essere ristabilito. Ex militare, ex ministro dell’Interno, Fogel è in parlamento dal 2022. Nota la sua linea dura verso i palestinesi, da fermo sostenitore dei coloni e dell’annessione della valle del Giordano. Israele, ha detto una volta, «è troppo misericordioso» verso i palestinesi: «Se si tratta di scegliere tra una madre israeliana che piange o mille madri palestinesi che piangono, allora mille madri palestinesi piangeranno».

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