
Putin lancia la proposta di una "amministrazione transitoria" Onu: "Poi il voto"

A poche ore di distanza dal rinnovato e incrollabile sostegno dell'Europa a Kiev, del conflitto in Ucraina e della sua possibile evoluzione è tornato a parlare anche Vladimir Putin. Il presidente russo ha sollevato l’idea di una "amministrazione transitoria" per l’Ucraina, sotto l’egida dell’Onu, al fine di organizzare elezioni presidenziali "democratiche" nel Paese prima di qualsiasi negoziato per un accordo di pace. "Potremmo naturalmente discutere con gli Stati Uniti, anche con i paesi europei e naturalmente con i nostri partner e amici, sotto l’egida dell’Onu, della possibilità di istituire un’amministrazione transitoria in Ucraina", ha dichiarato il capo del Cremlino durante un incontro con i marinai russi a tarda notte a Murmansk (nord-ovest). Il motivo? "Per organizzare elezioni presidenziali democratiche che porterebbero all’avvento al potere di un governo competente che avrebbe la fiducia del popolo, e poi iniziare trattative con queste autorità su un accordo di pace e firmare documenti legittimi", ha spiegato.

Putin svela: futuro scontro con la Nato per l'Artico. La soffiata su Trump e la Groenlandia
La dichiarazione è stata rilasciata mentre ieri gli alleati europei dell’Ucraina si sono incontrati a Parigi per discutere delle "garanzie" di sicurezza per Kiev, con il Regno Unito e la Francia che hanno presentato piani per il futuro dispiegamento di una "forza di rassicurazione" nel Paese, che da oltre tre anni subisce un attacco russo. Le forze russe hanno lanciato "l’iniziativa strategica" lungo l’intera linea del fronte in Ucraina, ha spiegato Putin. "Lungo tutta la linea del fronte, le nostre forze hanno l’iniziativa strategica (...). Ci sono ragioni per credere che li finiremo. Ci stiamo muovendo gradualmente, forse non cosi rapidamente come vorremmo, ma con insistenza e certezza, per raggiungere tutti gli obiettivi annunciati" all’inizio dell’offensiva, ha proseguito il presidente russo.

Tensione Russia-Nato: l'aereo spia di Mosca si avvicina pericolosamente alla Germania
Putin è tornato a parlare anche dell'origine della guerra: la Russia, ha scandito, "non è stata l’iniziatrice dello scoppio delle ostilità. Da otto anni Mosca cerca di risolvere la situazione nel sud-est con mezzi pacifici Ucraina. Le ostilità sono iniziate nel 2014 dopo il colpo di Stato in Ucraina, sostenuto dall’Occidente", ha affermato. E ancora: "Per otto anni, la popolazione del Donbass è stata sottoposta a un genocidio, ma i curatori occidentali del regime di Kiev hanno preferito non accorgersene. Questa situazione ha costretto la Russia a fare un tentativo di porre fine alla guerra iniziata nel 2014 con mezzi armati. Anche dopo l’inizio del NWO (nuovo ordine mondiale), Mosca si è comunque offerta di risolvere tutte le questioni in modo pacifico", ha aggiunto.
Dai blog

Carlo Conti vince ancora. Scoppia la Sanremomania


La magia dei Pink Floyd torna a suonare nell'anfiteatro di Pompei


Da Jackson ai Beach Boys: quando le canzoni finiscono in tribunale
