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Ucraina, scambio di accuse Mosca-Kiev. Zelensky: la Russia "non vuole la pace"

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Se da una parte la Russia assicura che il dialogo con gli Stati Uniti proseguirà, facendo sperare in nuovi passi in avanti verso il cessate il fuoco in Ucraina, dall'altra non si ferma lo scambio di accuse tra la Russia e Kiev. Il tema riguarda i raid sulle infrastrutture energetiche, nonostante l'accordo di tregua. Secondo il Cremlino, da parte delle forze ucraine "ci sono stati tentativi di colpire negli ultimi giorni e sono ben noti". "Pur essendo consapevoli che l'incapacità del regime di Kiev di negoziare è stata dimostrata più di una volta", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, "crediamo comunque che questo accordo debba essere ovviamente rispettato". "L'ordine di Putin riguardante il cessate il fuoco sui siti energetici", ha aggiunto, "è in vigore e viene implementato dalle nostre forze armate". Non si è fatta attendere la dura replica di Kiev, che ha bollato come false le accuse. "Il 25 e 26 marzo le nostre Forze di difesa non hanno lanciato attacchi con droni contro gli impianti energetici della Russia nelle regioni di Kursk e Bryansk, né contro gli impianti energetici nel territorio della Crimea temporaneamente occupato dagli invasori russi", ha chiarito lo Stato maggiore ucraino, sottolineando che Mosca "sta diffondendo accuse false e infondate per prolungare la guerra".

 

 

A ribadire il concetto che la Russia non vorrebbe la pace, anche il presidente Volodymyr Zelensky, informando dei nuovi raid sferrati dal russi nelle notte: "117 droni d'attacco, la maggior parte dei quali Shahed. Un numero significativo è stato abbattuto dai nostri difensori aerei. Lanciare attacchi su così vasta scala dopo i negoziati per il cessate il fuoco è un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace". Zelensky ha aggiunto: "Dall'11 marzo c'è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una completa interruzione degli attacchi. E letteralmente ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire 'no' alla proposta di pace dei nostri partner". Mosca, che ha condannato 23 ucraini catturati per l'accusa di terrorismo derivante dai combattimenti, con pene che vanno dai 13 ai 23 anni di carcere, ha poi accusato Kiev di voler prendere di mira i giornalisti russi, dopo che Channel One, la principale emittente televisiva pubblica della Russia, ha annunciato che una sua reporter, la 35enne Anna Prokofieva, è morta nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, dove la sua troupe è saltata in aria a causa di una mina nemica. Ferito il cameraman che era con lei.

 

 

Le diplomazie sono, invece, sempre al lavoro sull'iniziativa del grano del Mar Nero. Il Cremlino ha tenuto a precisare che "può essere attivata dopo che sono state soddisfatte una serie di condizioni", dopo che ieri gli Stati Uniti hanno annunciato di aver siglato l'accordo con Mosca e Kiev. Il portavoce del Cremlino Peskov ha ricordato che la precedente iniziativa sui cereali ha funzionato per un po' di tempo e che nel suo ambito sono state soddisfatte quasi tutte le condizioni, a eccezione di quelle relative alle garanzie per la parte russa. "Naturalmente, questa volta la giustizia deve prevalere", ha sottolineato. Si parlerà di garanzie, quelle relative alla sicurezza di Kiev dopo la conclusione del conflitto, anche domani a Parigi. La capitale francese ospiterà il nuovo vertice dei rappresentanti della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi', al lavoro per costituire una missione di mantenimento della pace da inviare in Ucraina con l'impegno di garantire il rispetto dell'eventuale tregua. Presente anche Zelensky, arrivato nel pomeriggio a Parigi. Il leader ucraino incontrerà stasera il presidente francese Emmanuel Macron.

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