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Clooney nel mirino di Trump: "Star di serie B". Quell'intervista sulla libertà di stampa

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George Clooney denuncia la mancanza libertà d'espressione e di stampa negli Stati Uniti e Donald Trump risponde senza esclusione di colpi sul social Truth definendolo una "star di serie B" e "un politologo fallito". L'attore, in un’intervista con la Cbs News, ha criticato la nuova linea americana in materia di diritti e ha dichiarato che "quando i poteri esecutivo, legislativo e giudiziario falliscono, il quarto potere (la stampa) deve prevalere". È successo nel corso di un'intervista in un programma della Cbs, "Sixty Minutes", pensata per promuovere la versione teatrale del suo film del 2005 "Good Night, and Good Luck" sul celebre anchor Edward Murrow, protagonista sulla stessa Cbs di un celebre scontro in tv negli anni '50 con il senatore repubblicano Joseph McCarthy.

 

 

 

"I governi non amano la libertà di stampa. Non l’hanno mai amata. E questo vale per i conservatori e i progressisti o a qualsiasi parte appartengano", ha aggiunto il premio Oscar. La replica infuocata del presidente degli Stati Uniti non si è fatta attendere. "Perché l’ormai screditato programma ’60 Minutes’ avrebbe dovuto dedicare tanto tempo a George Clooney, una star di serie B e commentatore politico fallito?", ha scritto Trump in un post. Non è la prima volta che l'attore prende una posizione politica. Durante l’ultima campagna elettorale, per esempio, Clooney ha ritirato il suo sostegno all’ex presidente Joe Biden con un articolo sul New York Times.

 

 

Un argomento, questo, sollevato anche da Trump, secondo cui l’attore "ha combattuto duramente per l’elezione di ’Sleepy’ Joe" ma ha deciso di "abbandonarlo come un cane". "In seguito, suppongo su ordine del team di Obama, si è impegnato a fondo per sostenere Kamala, solo per rendersi conto rapidamente che non sarebbe andato da nessuna parte", ha aggiunto l'attuale inquilino della Casa Bianca. 

 

 

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