Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Russia, da Mosca raffreddano gli animi sulla tregua temporanea: “Aiuterebbe l'Ucraina”

  • a
  • a
  • a

Il Cremlino ribadisce la sua posizione sulla guerra in Ucraina: Mosca non intende accettare una tregua momentanea, ma punta a una soluzione stabile e di lungo periodo. A dichiararlo è stato il consigliere diplomatico del presidente russo, Yuri Ushakov, il quale ha sottolineato come un cessate il fuoco provvisorio rappresenterebbe solo un'opportunità per le forze ucraine di riorganizzarsi. "Non vogliamo una tregua temporanea, ma siamo interessati a un accordo a lungo termine", ha affermato Ushakov, aggiungendo che una sospensione delle ostilità di breve durata non sarebbe altro che "nient'altro che una tregua momentanea per permettere all'esercito ucraino di riprendersi". Ha poi precisato che iniziative di questo tipo, che mirano a dare l'impressione di progressi diplomatici, risultano inefficaci: "Misure che imitano azioni pacifiche in Ucraina non servono a nessuno".

 

 

Le dichiarazioni di Ushakov arrivano in un momento chiave: oggi è infatti attesa una conferenza stampa del presidente russo Vladimir Putin, che affronterà il tema della proposta di una tregua di 30 giorni. L'intervento del leader del Cremlino avverrà al termine del vertice con il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, occasione in cui entrambi risponderanno alle domande dei giornalisti. "Putin fornirà valutazioni più specifiche e sostanziali sulla questione", ha assicurato Ushakov. Un altro tema affrontato dal consigliere del Cremlino riguarda il dialogo con gli Stati Uniti. Mosca si aspetta infatti che Washington "tenga conto della posizione russa nel futuro lavoro congiunto" e ha evidenziato che tra le due potenze si registra un "normale scambio di opinioni". In particolare, la Russia ritiene che la questione dell'adesione dell'Ucraina alla Nato sia già stata chiarita: "Gli Stati Uniti sono consapevoli che l'adesione dell'Ucraina alla Nato è fuori questione". Queste affermazioni giungono nel giorno dell'arrivo a Mosca di Steve Witkoff, inviato speciale di Washington per i colloqui con la leadership russa.

 

 

Sul fronte europeo, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha duramente criticato le recenti dichiarazioni di esponenti politici dell'UE, tra cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, secondo cui "la palla è nel campo della Russia" per una soluzione al conflitto. Zakharova ha definito queste affermazioni un tentativo di "distorcere la realtà" e ha accusato l'Europa di essere responsabile dell'escalation delle tensioni. "Un altro modo inappropriato per formare una visione distorta della situazione", ha sottolineato la portavoce, evidenziando come le politiche europee stiano contribuendo a complicare ulteriormente il quadro internazionale.

Dai blog