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Argentina, la rivoluzione di Milei tocca anche il calcio: l'esperimento per cambiare il sistema

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Dopo aver privatizzato diversi settori storicamente gestiti dallo Stato - come energia, trasporti e agricoltura - il presidente argentino Javier Milei sta provando a rivoluzionare anche il calcio. Ne ha parlato il Financial Times, secondo cui l’Estudiantes, squadra emergente della massima serie argentina, sta preparando una votazione tra i suoi 56.000 membri per decidere se entrare in una partnership con l’imprenditore statunitense Foster Gillett, figlio dell’ex proprietario del Liverpool Fc, in cambio di un investimento da 150 milioni di dollari. Se approvato, l’accordo renderebbe l’Estudiantes un caso unico nel calcio argentino, dove i club sono di proprietà dei membri e vietano agli investitori di acquisire partecipazioni formali, ostacolando il capitale estero.

 

 

Il governo considera il caso Estudiantes come un «esperimento» per riformare il sistema. Nonostante la critica al modello attuale, che viene accusato di limitare lo sviluppo delle squadre, il presidente del club, Juan Verón, ha proposto una soluzione di compromesso. Il club resterebbe un’associazione non profit, ma creerebbe una nuova entità, co-proprietà di Gillett e del club, per gestire il calcio professionistico. Questa proposta è ancora in fase di negoziazione, ma Verón ritiene che il sistema attuale sia esaurito e che il capitale privato sia essenziale per la crescita del club. Il governo sta seguendo attentamente il piano dell’ex calciatore di Lazio e Inter, che arriva dopo vari tentativi di riforma, tra cui un ordine esecutivo di Milei che permette ai club di diventare entità private a scopo di lucro. Tuttavia, il piano è stato temporaneamente sospeso da una corte federale dopo essere stato contestato dalla Federazione Calcistica Argentina (Afa), sostenendo che Milei non può imporre la proprietà privata.

 

 

Il piano di Gillett, seppur rischioso a causa della sospensione della riforma, è sostenuto dalla maggioranza dei tifosi dell’Estudiantes. Da parte sua, il governo continua a lottare per far passare la legge che permetterebbe ai club sportivi di diventare aziende private, sostenendo che ciò porterebbe a una maggiore trasparenza.

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