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Russia, sempre più vicino il baratro: “Pronti a schierare missili a corto e medio raggio”

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La moratoria sullo spiegamento di missili terrestri a raggio intermedio e a corto raggio "è praticamente impraticabile e dovrà essere abbandonata". La minaccia, che sa tanto di imminente azione concreta, è arrivata dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, in una intervista a Ria Novosti. "Valutiamo la situazione sulla base dell'analisi delle azioni destabilizzanti degli Stati Uniti e della Nato in ambito strategico e, di conseguenza, dell'evoluzione delle minacce che ne derivano", ha affermato Lavrov. "Gli Stati Uniti hanno ignorato con arroganza gli avvertimenti di Russia e Cina e, in pratica, sono passati allo schieramento di armi di questa classe in varie regioni del mondo. Come ha chiaramente affermato il presidente della Vladimir Putin, risponderemo in modo proporzionato", ha tuonato il ministro di Mosca.

 

Già negli scorsi giorni alcune dichiarazioni di Lavrov sulla guerra in Ucraina avevano fatto salire la tensione: "Finora abbiamo sentito parlare della necessità di arrivare a un cessate il fuoco, ma nessuno nasconde che l'obiettivo di una tregua è quello di guadagnare tempo per continuare a inondare l'Ucraina di armi e consentire alle forze ucraine di raggrupparsi, di mobilitare personale e così via. Il cessate il fuoco è un vicolo cieco".

 

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