attentato
Mosca, ordigno esplosivo nello scooter: morto un generale russo
Il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa radiologica, chimica e biologica delle Forze armate russe, e il suo vice sono morti in seguito a un'esplosione avvenuta a Mosca. Lo ha riferito il Comitato investigativo russo. Questa mattina "un ordigno esplosivo, piazzato in uno scooter parcheggiato accanto all’ingresso di un edificio residenziale, è stato fatto esplodere sulla Prospettiva Ryazanskij a Mosca. A seguito dell’incidente, il comandante delle truppe di difesa dalle radiazioni, chimiche e biologiche delle Forze armate della Russia, Igor Kirillov, e il suo assistente sono rimasti uccisi", si legge sul profilo Telegram ufficiale. Sul luogo dell’esplosione, avvenuta nell’area sud orientale della città, sono in corso delle indagini per accertare con chiarezza quanto accaduto.
Stando a quanto appreso dall’agenzia di stampa Ria Novosti da un portavoce dei servizi di emergenza, "per causare l’esplosione sulla Prospettiva Ryazanskij sono stati utilizzati circa 200 grammi di Tnt". L’onda d’urto ha mandato in frantumi le finestre dell’abitazione situata di fronte a dove è esploso l’ordigno. Secondo un residente di una casa vicina, l’esplosione è avvenuta intorno alle 6:12 del mattino (le 4:12 in Italia). In carica dall’aprile 2017, Igor Kirillov è stato sanzionato lo scorso ottobre dal Regno Unito per "aver dispiegato barbare armi chimiche in Ucraina". Il suo assassinio avviene nel pieno dell’offensiva russa in Ucraina, in corso dal febbraio 2022. Proprio ieri il presidente russo Vladimir Putin ha fatto il punto sui combattimenti in Ucraina nel 2024, apprezzando il ritmo dell’avanzata delle sue truppe alla fine di questo "anno cruciale".