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Siria, al Jawlani in moschea a Damasco: "Il futuro è nostro", chi è il capo dei jihadisti al potere

Si chiama Abu Mohammad al Jawlani ed è il capo di Hayat Tahrir al Sham (Hts), il gruppo di oppositori jihadisti che in Siria insieme ad altre fazioni ha guidato l'avanzata dei ribelli. Il leader è entrato nella capitale Damasco poche ore dopo la caduta del regime di Bashar al Assad: "Il leader Ahmed al-Sharaa (vero nome di al Jawlani) si è inginocchiato e ha baciato la terra", fa sapere Hts sul suo canale Telegram, mostrando le immagini del suo arrivo a Damasco. Non si torna indietro, "il futuro è nostro", la dichiarazione fatta alla tv siriana dal leader poche ore dopo l'ingresso dei suoi uomini nella capitale, dove è in vigore il coprifuoco.

 

  

In seguito al Jawlani si è recato nella Grande moschea degli Omayyadi, accolto da una folla che scandiva "Allah Akbar". Il leader ha accusato il regime di Assad di aver "imprigionato migliaia di cittadini in maniera illegittima. Oggi, siamo ricompensati da questa vittoria. Questa vittoria è per tutti i siriani". Il premier siriano Mohammed Ghazi al-Jalali per il momento resterà in carica fino alla transizione dal regime alle nuove autorità siriane, ha detto ancora in una nota il leader di Hayat Tahrir al-Sham, secondo quanto riferisce al Jazeera. Dal canto suo, il premier - che era stato nominato a settembre - ha fatto sapere che il suo governo è pronto a cedere il potere a qualsiasi leadership che sia scelta dal popolo. Insomma, cambia il potere in Siria con esiti ancora tutti da decifrare.