legge marziale
Corea del Sud, “tradimento”. In arresto l’ex ministro della Difesa dopo il caos legge marziale
La polizia sudcoreana ha arrestato l’ex ministro della Difesa Kim Yong Hyun, indagato per presunto tradimento. Ad annunciarlo è stata l’agenzia sudcoreana Yonhap, ricordando che il 65enne ex ministro, che si era dimesso mercoledì ed era stato sostituito il giorno successivo, era un forte sostenitore della decisione - poi revocata - del presidente Yoon Suk Yeol di proclamare la legge marziale nel Paese. Yoon ha poi accettato le dimissioni del ministro, che avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella scelta della legge marziale. Il presidente era stato costretto ad abrogare la legge marziale sei ore dopo sotto la pressione del Parlamento e delle strade. A Kim era già stato imposto un divieto di viaggio. La polizia sudcoreana ha avviato un’indagine sul presidente Yoon e altri per presunta insurrezione. L’ufficio del procuratore non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’arresto di Kim.
Leggi anche: Siria, rovesciato il regime di Assad. “Inizia una nuova era”, i ribelli conquistano Damasco
Nel frattempo il caos continua. Il ministro dell’Interno sudcoreano Lee Sang-min si è infatti dimesso. Secondo il giornale sudcoreano JoongAng Ilbo, il ministro, nella lettera di dimissioni consegnata a Yoon, ha parlato della sua «responsabilità per non aver ben servito né il popolo né il presidente». Un momento di subbuglio per i coreani.