Assad trova rifugio da Putin: "Asilo per motivi umanitari", a Mosca con la famiglia
Vladimir Putin accoglie Bashar al-Assad e la sua famiglia. Dopo il regime change in Siria, il leader in fuga e i suoi familiari sono arrivati a Mosca con la Russia che ha concesso loro asilo. Lo hanno dichiarato alle agenzie russe Tass e Novosti fonti del Cremlino. "Assad e i suoi familiari sono arrivati a Mosca. La Russia, sulla base di considerazioni umanitarie, ha concesso loro l’asilo", ha dichiarato la fonte. Come cambiano i rapporti tra Mosca e Damasco dopo la conquista del potere da parte degli oppositori jihadisti di Assad? Stando alle ultime ricostruzioni, la Russia è in contatto con esponenti di Hayat Tahrir al-Sham, il gruppo dell’"opposizione armata" che ha assunto il controllo a Damasco. Suoi rappresentanti, hanno riferito le stesse fonti del Cremlino, hanno garantito la sicurezza delle basi militari e delle sedi diplomatiche della Russia in Siria. Dal Cremlino hanno aggiunto: "La Russia ha sempre sostenuto la ricerca di una soluzione politica per la soluzione della crisi siriana". Secondo le fonti, bisogna partire "dal presupposto che sia necessaria una ripresa dei negoziati sotto l’egida delle Nazioni Unite".
Chi sono i ribelli HTS: gli eredi di Al Qaeda che hanno rovesciato Assad
La notizia dell'asilo della Russia era nell'aria. "L’ipotesi principale al momento è che l’ex presidente siriano Bashar al-Assad si trovi in Russia", aveva scritto su X Barack Ravid, giornalista di Axios che citava funzionari israeliani e statunitensi. Intanto il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), Abu Mohammed al-Jawlani è entrato nella Grande moschea degli Omayyadi a Damasco dove ha pronunciato un discorso. All’ingresso della moschea il leader dell’Hts è stato accolto da una folla che scandiva "Allah Akbar".