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Francia, passa la mozione di sfiducia e cade il governo Barnier

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L’Assemblea nazionale francese ha fatto cadere il governo di Michel Barnier, un gesto senza precedenti dal 1962, che precipita il Paese in un periodo di forti incertezze politiche e finanziarie, sei mesi dopo le elezioni anticipate. Il governo, che lunedì si era impegnato ai sensi dell’articolo 49, paragrafo 3 della Costituzione, a far approvare senza votazione il bilancio della previdenza sociale, è stato rovesciato dal voto di 331 deputati, col Rassemblement National di Marine Le Pen che ha scelto di appoggiare la mozione di sfiducia presentata dall’alleanza di sinistra Nfp. Per far cadere il governo servivano 288 voti. Barnier, in carica da appena tre mesi, è ora costretto a presentare le sue dimissioni, e quelle del suo governo, al presidente Emmanuel Macron. Macron è rientrato subito all’Eliseo dopo essere atterrato a Parigi da una missione di stato in Arabia Saudita. Il presidente ha già fatto sapere la sua volontà di nominare un successore di Barnier entro le prossime 24 ore.

 

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