Siria, i ribelli avanzano. Netanyahu avverte: "In caso di violazione forte risposta"
Mentre continua l'avanzata dei ribelli jihadisti, che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib, e il ministero della Difesa siriano ha annunciato che l'esercito lancerà presto un contrattacco, Israele ha fatto sapere che sta monitorando attentamente quanto sta accadendo in Siria. Lo ha assicurato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, spiegando che lo Stato ebraico difenderà i propri interessi. Parlando al centro di addestramento delle Idf a Tel Hashomer, Netanyahu ha promesso anche di far rispettare con fermezza il cessate il fuoco con Hezbollah in Libano e che "qualsiasi violazione incontrerà immediatamente una forte risposta da parte delle Idf".
La caduta di Aleppo, i russi e le mosse di Assad: cosa succede in Siria
I ribelli siriani di Hayat Tahrir al Sham (Hts), che si oppongono al regime di Damasco di Bashar al Assad, continuano ad avanzare e questa mattina sono entrati nella città di Hama. Lo riferiscono i media turchi, che pubblicano anche video delle truppe ribelli nel centro della città, conquistata dopo che Hts ha consolidato il controllo sulla strategica autostrada M5 e sul colle Zeynel Abidin da cui è stata lanciata l’offensiva. Al quarto giorno dall’inizio dell’offensiva, i ribelli hanno preso il controllo dell’intera provincia di Idlib, di Aleppo, compreso l’aeroporto, e ora, dopo Hama, puntano a conquistare Tal Rifat, altro importante centro strategico per la presenza di un aeroporto.
Siria, gli islamisti avanzano sotto le bombe russe. Teheran al fianco di Assad
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha promesso di usare la "forza" per sradicare il "terrorismo" durante una telefonata con un funzionario dell’Abkhazia, una regione separatista filo-russa della Georgia, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. "Il terrorismo comprende solo il linguaggio della forza, ed è con questo linguaggio che lo spezzeremo e lo elimineremo, indipendentemente dai suoi sostenitori e sponsor", ha dichiarato Assad, citato da Sana, dopo un’offensiva mortale lanciata da una coalizione di gruppi ribelli guidati da islamisti nel nord della Siria, che ha conquistato Aleppo ed è entrata a Hama.