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Aleppo, i ribelli jihadisti hanno il controllo: issata la bandiera della "Siria libera"

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I ribelli siriani, sostenuti dalla Turchia, hanno annunciato la conquista completa di Aleppo, la seconda città della Siria, segnando un evento storico nella guerra civile che perdura da oltre 13 anni. Secondo quanto riportato dal giornalista Ragip Soylu del sito web «Middle East Eye», la bandiera della «Siria libera» è stata issata sulla cittadella storica di Aleppo e sulla Moschea degli Omayyadi, simboli chiave della città. Le forze ribelli, riunite sotto il comando dell’Esercito nazionale siriano (Sna), hanno chiesto ai leader e ai membri delle Forze democratiche siriane (Sdf) di evacuare i quartieri di Ashrafieh e Sheikh Maqsoud, rafforzando il controllo sui principali quartieri cittadini. Fonti locali riferiscono che i ribelli hanno lanciato un’offensiva coordinata, aprendo un nuovo fronte da Al Bab a Tadif contro le forze del governo di Bashar al Assad.

 

 

 

La caduta di Aleppo rappresenta un colpo durissimo per il governo di Assad, che negli ultimi anni aveva consolidato il controllo sulla città. La Russia, principale alleata del regime, non è riuscita a fermare l’avanzata ribelle, anche a causa del trasferimento di risorse militari verso il fronte ucraino. Nonostante i tentativi di intervento aereo, le forze di Assad sono state sopraffatte, e i soldati rimasti si sono ritirati dai loro avamposti. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che il gruppo jihadista Hayat Tahrir al Sham (Hts) e altre fazioni armate alleate controllano più della metà della città di Aleppo, capoluogo dell’omonima provincia (nord), dopo un’offensiva su larga scala contro le forze governative siriane. I militanti sono riusciti a entrare in piazza Saadalá al Jabri, la piazza più importante della città.

 

 

 

L’offensiva è stata lanciata in risposta al recente aumento dei bombardamenti da parte di Siria e Russia contro le aree controllate dai ribelli nella zona meridionale di Idlib e in risposta al maggiore dispiegamento militare di Damasco vicino alle linee del fronte, in previsione di una possibile offensiva di terra nell’area. Le autorità siriane hanno decretato il coprifuoco ad Aleppo. Il Dipartimento delle Operazioni Militari del Paese ha difeso la misura come un modo per «mettere in sicurezza l’area e schierare forze di sicurezza», secondo una dichiarazione raccolta dalla rete televisiva siriana.

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