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Rabbino Kogan, pista uzbeka-iraniana per trovare i responsabili della morte

Il rabbino della corrente ultraortodossa di Chabad Zvi Kogan potrebbe essere stato rapito e assassinato da una cellula terroristica uzbeka che avrebbe agito su ordine dell’Iran. Lo riferiscono i media israeliani dopo che oggi è stato ritrovato, negli Emirati, il corpo del religioso, israeliano-moldavo, scomparso da giovedì scorso. Il veicolo di Kogan è stato scoperto in una città a circa un’ora e mezza da Dubai. Le autorità sospettano che sia stato rapito da tre cittadini uzbeki che sono poi fuggiti in Turchia. Secondo le informazioni in possesso di Israele, come riportato da Jerusalem Post, Kogan potrebbe essere stato sotto sorveglianza iraniana. Nell’annuncio del ritrovamento Israele ha denunciato un «atto atroce di terrorismo antisemita» che ha suscitato forte indignazione nel Paese. Il Mossad, il servizio di intelligence straniero israeliano, ha aperto un’indagine, e il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha già evocato la pista «terroristica», senza fornire però alcun dettaglio. 

 

  

 

Gli Emirati Arabi Uniti sono uno dei Paesi arabi che hanno normalizzato le relazioni con Israele grazie agli Accordi di Abraham del 2020, promossi da Donald Trump durante il suo primo mandato alla Casa Bianca. Le autorità israeliane hanno rinnovato l’avvertimento agli israeliani di evitare tutti i viaggi non essenziali nel Paese del Golfo e hanno consigliato ai cittadini già presenti di prendere ulteriori precauzioni. «Questo spregevole attacco antisemita ci ricorda la disumanità dei nemici del popolo ebraico», ha commentato il presidente israeliano Isaac Herzog sul social network X. «Ciò non ci impedirà di continuare a sviluppare fiorenti comunità negli Emirati Arabi Uniti o altrove», ha assicurato. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha denunciato, sempre su X, «un vile e spregevole crimine terroristico antisemita». 

 

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Sposato da sei mesi il rabbino Zvi Kogan era un emissario di Chabad Lubavitch, un movimento chassidico ultra-ortodosso con un impegno missionario globale volto a rafforzare l’identità ebraica e ad avvicinare gli ebrei alla loro fede. Le autorità degli Emirati hanno osservato un’estrema discrezione riguardo a questo omicidio.