Kiev, possibile "attacco aereo significativo": l'allerta dell'ambasciata Usa
Mentre inizia a circolare con insistenza la notizia di un possibile invio, da parte degli Stati Uniti, di mine antiuomo all'Ucraina, l'ambasciata statunitense a Kiev informa di aver "ricevuto informazioni specifiche su un potenziale attacco aereo significativo il 20 novembre". È quanto si legge sul sito della rappresentanza diplomatica. "Come misura precauzionale, l’ambasciata sarà chiusa e i dipendenti dell’ambasciata hanno ricevuto istruzioni di rifugiarsi sul posto", si avverte. I cittadini Usa sono stati avvertiti e sono pronti "a rifugiarsi immediatamente nel caso in cui venga annunciato un allarme aereo". Parole, queste, che non fanno che accrescere il clima di tensione e di terrore.
Putin aggiorna la dottrina nucleare. Kiev lancia i primi missili Usa in Russia
L’annuncio dell’ambasciata Usa giunge il giorno dopo che la Russia ha promesso di rispondere al lancio di missili statunitensi a lungo raggio avvenuto ieri da territorio ucraino. Sei razzi balistici Atacms forniti da Joe Biden, infatti, per la prima volta sono stati impiegati dall'esercito di Kiev per colpire un deposito di munizioni nella regione russa di Bryansk. Cinque di questi, secondo il ministero della Difesa di Mosca, sono stati abbattuti, mentre il sesto è stato danneggiato. Non ci sarebbero state vittime o danni. Ma questo è solo il primo di una serie di raid che d'ora in poi potrebbero impegnare i sistemi di difesa aerea russi.
"C'è l'ok di Biden all'invio di mine antiuomo per fermare l'avanzata russa
Ma non è tutto. Il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, sembra suggerire che è solo questione di tempo prima che i missili Storm Shadow di fabbricazione britannica vengano utilizzati dall’Ucraina contro obiettivi in Russia. Fonti governative, riportate dal quotidiano "The Times", hanno sottolineato che gli Atacms e gli Storm Shadow hanno specifiche tecniche differenti, suggerendo che la decisione statunitense non vincola direttamente il Regno Unito. Starmer ha dichiarato di non voler entrare nei "dettagli operativi", sottolineando la delicatezza della situazione, tuttavia, una fonte governativa di alto livello ripresa dal quotidiano ha affermato che "vuole consentire all’Ucraina di usare le armi come ritiene opportune per la propria autodifesa".