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Ucraina spara missili Usa sulla Russia. "Possibile risposta nucleare", il documento che cambia tutto

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Le forze di difesa ucraine hanno colpito per la prima volta il territorio russo con i missili balistici ATACMS. Il bersaglio è stato colpito con successo. Lo ha riferito alla RBC-Ucraina una fonte informata delle Forze di Difesa di Kiev. Secondo la fonte è stata colpita una struttura militare vicino alla città di Karachev nella regione di Bryansk. «Per la prima volta l’ATACMS è stato utilizzato per un attacco sul territorio della Federazione Russa. L’attacco è stato effettuato contro un obiettivo nella regione di Bryansk, che è stato colpito con successo», ha osservato la fonte. Karachev si trova non lontano da Bryansk e a circa 130 km dal confine con l’Ucraina.

Avviene nel giorno in cui emerge che l'uso di missili occidentali non nucleari da parte dell’Ucraina per colpire la Federazione russa potrebbe portare ad una risposta nucleare. Questo sulla base della nuova dottrina firmata da Vladimir Putin. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, illustrando, durante il briefing quotidiano, il documento in cui si afferma che la  Russia ha ampliato la lista dei criteri richiesti per una risposta nucleare. Ora questi includono «un’aggressione da parte di un Paese non nucleare ma con la partecipazione di una potenza nucleare». Ora la dottrina nucleare - che Putin aveva aggiornato già lo scorso settembre - considera questo infatti un attacco congiunto.

 

Da parte di Kiev, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento al Parlamento europeo, ha dichiarato: «La Russia non prenderà mai parte a negoziati utili senza fuoco nei suoi depositi di munizioni, senza che la sua logistica militare sia interrotta, senza che le sue basi aree siano distrutte, senza che perda la sua capacità di produrre missili e droni e senza che i suoi asset siano confiscati». E ancora: «Sapete che Putin non rispetta le persone per le regole, lo fa solo per i soldi e il potere. Sono le cose che dobbiamo togliergli per riportare la pace». 

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