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Guerra in Ucraina, “Usa, Francia e Gran Bretagna ora in guerra”. L'avviso della propaganda di Putin

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I Sistemi di missili tattici (Atacms) sono già stati trasferiti dagli Stati Uniti all’Ucraina lo scorso anno a condizione che fossero usati solo in territorio ucraino. Sollevato questo bando, potranno essere impiegati dalle forze di Kiev contro le unità russe e nordcoreane dispiegate nel Kursk. Joe Biden ha infatti imposto a Kiev l’uso dei sistemi americani solo contro obiettivi in questa regione della Russia, ha reso noto Axios. Biden ha comunicato a Kiev la sua decisione circa tre giorni fa, decisione presa per esercitare deterrenza contro Pyongyang, per evitare che il regime nordcoreano invii a combattere al fianco della Russia altre unità militari. Gli Atacms hanno una gittata di 300 chilometri (non sono quindi missili a lungo raggio come invece spesso vengono definiti, ma possono colpire obiettivi in maggiore profondità in Russia di qualsiasi altro sistema a disposizione degli ucraini) e come missili balistici ricadono sul loro obiettivo con forza moltiplicata rispetto ai razzi ma hanno una velocità ridotta rispetto ai missili da crociera. Possono essere lanciati dai lanciatori mobili Himars, che gli Stati Unti avevano già fornito all’Ucraina nel 2022, e anche dagli M270 di produzione britannica e tedesca. Il Pentagono ne ha in magazzino due versioni: una per testate a grappolo e una per testate singole.

 

 

Il ’propagandista in capo’ di Vladimir Putin e host tv Dmitry Kiselyov ha affermato ieri nel suo show su Rossiya 1 che la risposta della Russia all’impiego, da parte dell’Ucraina, di missili di fabbricazione americana Atacms contro obiettivi in territorio russo, «potrà essere di qualsiasi tipo». «Di qualsiasi tipo», ha ripetuto, mantenendo l’ambiguità su cui Mosca dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina basa le sue minacce, sottolineando che «non a caso la dottrina nucleare russa è stata cambiata». Ha anche ribadito che in questo modo, Stato Uniti, Gran Bretagna e Francia (anche se gli ultimi due Paesi non hanno autorizzato a ora l’impiego dei missili forniti a Kiev contro la Russia, ndr) entrano direttamente in guerra «con tutte le derivanti conseguenze per i loro territori e per le loro popolazioni». Mosca sta rivedendo la sua dottrina nucleare per considerare, come aveva detto Putin lo scorso settembre, l’aggressione alla Russia da parte di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare, sia considerata come un attacco congiunto alla Federazione Russa.

 

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