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Gaza, da Netanyahu secco no alla tregua per non favorire Hamas

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito il suo rifiuto di qualsiasi accordo di tregua nella devastata Gaza perché, a suo avviso, permetterà solo ad Hamas di rimanere al potere una volta terminata l’offensiva militare. «L’unica cosa che Hamas vuole è un accordo per la fine della guerra e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza per poter rimanere al potere. Non sono disposto a farlo in alcun modo», ha dichiarato Netanyahu alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset (Parlamento israeliano), secondo quanto trapelato dai media locali.

 

 

Secondo i media ebraici Ynet e The Times of Israel, il leader israeliano ha affermato che Hamas sta cercando di approfittare delle «pressioni» a cui è sottoposto il governo per ottenere un accordo di tregua più favorevole, cosa che non accadrà. I colloqui per la tregua sono in stallo almeno dalla fine di agosto. Hamas ha chiesto fin dall’inizio la fine completa dell’aggressione israeliana, il ritiro delle truppe e il ritorno degli sfollati come prerequisiti per un accordo, cosa a cui Netanyahu si oppone, tra le altre richieste, definendo imprescindibile la presenza di truppe israeliane al confine tra Gaza ed Egitto. Dei 251 rapiti il 7 ottobre, 97 rimangono nell’enclave, di cui più della metà si pensa siano morti, secondo le ultime stime dell’intelligence. Ci sono anche altri quattro ostaggi detenuti da anni, tra cui due soldati morti.

 

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