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Hamas: "Pronti al cessate il fuoco, Trump faccia pressing su Israele"

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L'elezione di Donald Trump, che ha fatto trionfare il rosso dei repubblicani negli Stati Uniti, potrebbe contribuire a velocizzare le trattative tra Israele e Hamas. L'organizzazione politica palestinese islamista è "pronta per un cessate il fuoco" a Gaza. Lo ha dichiarato ad Afp Bassem Naim, membro dell’ufficio politico del gruppo, esortando il presidente eletto degli Usa a "fare pressione" su Israele per "porre fine all’aggressione". "Hamas è pronta a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza se viene presentata una proposta di cessate il fuoco e a condizione che venga rispettata da Israele. Chiediamo all’amministrazione statunitense e a Trump di fare pressione sul governo israeliano per porre fine all’aggressione", ha detto Naim.

 

 

Intanto il conflitto non accenna ad arrestarsi. Le milizie Hezbollah libanesi, per esempio, hanno rivendicato di aver bombardato, per la quarta volta, un gruppo di forze dell’esercito israeliano alla periferia orientale della città di Taloussa, nel sud del Libano, aggiungendo di aver attaccato, con un drone d’assalto, un gruppo di forze israeliane nell’insediamento di Yaroun in nord di Israele. Il gruppo sciita ha riferito anche di aver preso di mira, per la seconda volta, con missili, un gruppo di forze dell’esercito israeliano alla Porta di Amra, a sud della città di Khiam, nel sud del Libano. Ha anche detto di aver preso di mira con un missile un gruppo di forze israeliane a ovest della città di Al-Jabayn, nel sud del paese, uccidendole e ferendole. L’attacco è avvenuto dopo un raid israeliano a Batouleh, nel sud del Libano. Secondo il corrispondente della Tv «Al Jazeera», aerei israeliani hanno condotto raid nelle vicinanze della città di Batouleh, nel sud del Libano.

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