l'iniziativa

Valencia, dopo l'alluvione spunta il centro per cani e gatti "orfani"

Alessandra Zavatta

A Valencia è nato il primo "campo profughi" per cani e gatti. Dopo l'alluvione che il 29 ottobre scorso ha travolto la città lo Sporting Benimaclet, dove un tempo si giocava a calcio e tennis, ha donato uno spazio dove viene gestita l'adozione degli animali delle popolazioni colpite dalla tempesta Dana. Un gruppo di volontari si prende cura dei quattrozampe che hanno perso casa e padrone. Sono stati raccolti dai soccorritori mentre vagavano affamati per le strade coperte di fango e sono stati portati lì. Dove vengono rifocillati e curati dai veterinari. Molti sono feriti.

 

  

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

Nell'improvvisato centro di assistenza non ci sono soltanto cani e gatti ma anche tartarughe e papere che i proprietari tenevano nei giardini ora allagati, trascinate via dalla forza dell'acqua ma sopravvissute alla catastrofe. Allo Sporting Benimaclet c'è la fila: chi ha perduto un animale domestico viene qui, nella speranza di ritrovarlo. E se non lo vede ne adotta comunque uno. Per questi quattrozampe la probabilità di ritrovare il proprio padrone è scarsa ma c'è chi è pronto ad offrire loro una nuova casa e tanto affetto.

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

Centinaia sono gli animali morti, trascinati via dall'alluvione. Molte carcasse sono finite, con tutto il fango, nel porto di Valencia dove è in corso una bonifica. Altre carcasse di galline, vitelli e animali d'allevamento sono state trascinate a mare dai torrenti in piena che hanno travolto le fattorie della regione di Valencia.