Libano, cinque caschi blu feriti: Unifil ancora sotto attacco
Cinque caschi blu sono rimasti "leggermente feriti" e sono stati curati dalla Croce Rossa libanese sul posto in un attacco di un "drone" nel sud del Libano. Lo ha riferito Unifil in una nota, sottolineando che nell’attacco è stato preso di mira "un convoglio che trasportava peacekeeper appena arrivati nel Libano meridionale mentre passava per Saida". Nel comunicato, in cui non si precisa la nazionalità dei peacekeeper feriti né si attribuisce a qualcuno la responsabilità dell’attacco, si aggiunge che l’esercito libanese ha confermato il ferimento di tre dei suoi soldati che si trovavano a un checkpoint nelle vicinanze. "Ricordiamo a tutti gli attori il loro obbligo di evitare azioni che mettano in pericolo i peacekeeper o i civili - si conclude la nota - Le divergenze dovrebbero essere risolte al tavolo delle trattative, non con la violenza".
"Possiamo costruire armi atomiche". La minaccia di Teheran: allerta in Israele
Le sirene d’allarme, intanto, si sono attivate nella città di Haifa, nel nord di Israele, dopo il lancio di razzi dal Libano meridionale. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui l’allarme è scattato anche fuori Haifa, a Krayot, e in altre aree della Galilea occidentale. Si tratta del secondo attacco in meno di un’ora sulla zona. Tel Aviv ha annunciato che permetterà l’ingresso nella Striscia di Gaza di 300 camion di aiuti umanitari forniti dagli Emirati Arabi Uniti. Il COGAT, l’organismo militare israeliano responsabile degli affari civili a Gaza, ha dichiarato che gli aiuti sono stati portati via mare e scaricati nel porto israeliano di Ashdod, appena a nord di Gaza. Il carico, che comprende cibo, acqua, attrezzature mediche, ripari e materiale igienico, sarà ispezionato prima di essere trasportato a Gaza.