Trump spinto da "bro vote" e "latinos": il dato che fotografa il disastro dem
Donald Trump ha scommesso sul voto di giovani maschi, ispanici e afroamericani, lanciando già dalla scorsa estate un’offensiva per conquistare spazio vitale in blocchi elettorali tradizionalmente democratici. Una scommessa che, stando alle analisi del risultati elettorali tramite gli exit poll, è risultata vincente, scrive il Washington Post rivelando che un consigliere prezioso per Trump è stato il figlio Barron. Il 18enne figlio di Melania, che ieri ha votato per la prima volta, ha raccomandato al padre i podcast dedicati alle arti marziali, alle corse delle auto ed altre attività sportive predilette dai giovani maschi che costituiscono quello che ormai è noto come il "bro vote". Questo ha permesso a Trump di registrare un vantaggio a livello nazionale di 10 punti tra gli elettori maschi (l'analisi del Wp è sugli exit poll), mentre Kamala Harris ha avuto lo stesso vantaggio tra le donne. Non a caso quando erano ancora aperte le urne il consigliere di Trump, Stephen Miller, sui social ha incoraggiato i maschi americani ad andare a a votare, usando un linguaggio militaresco: "Tutti gli uomini d’America devono rispettare il loro dovere, andare alle urne e votare, per mettere fine all’invasione una volta per tutte".
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La Cnn, commentando i dati reali, spiega che gli sforzi per intercettare il voto di afroamericani e latini hanno dato i loro frutti: Trump rispetto alla sconfitta con Joe Biden nel 2020 ha aumentato notevolmente il consenso tra gli uomini ispanici. Ha vinto in questa fascia di 8 punti, quattro anni dopo averla persa per 23 punti. La crescita maggiore ha riguardato i "latinos" di età inferiore ai 65 anni, ma Trump più che raddoppiato i voti tra i neri in alcuni stati chiave. Insomma, i giovani e le minoranze che dovevano regalare il successo a Harris in base ai calcoli dei Democratici hanno fatto di testa loro.
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