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Usa 2024, la notte della verità. La sfida si gioca negli stati in bilico

Gli Stati Uniti scelgono il loro presidente in una sfida che si preannuncia all’ultimo voto tra Kamala Harris e Donald Trump. Il candidato repubblicano, come ampiamente previsto, si impone in Kentucky secondo le proiezioni Cnn aggiudicandosi gli 8 grandi elettori in palio. Conquista anche l'Indiana e i suoi 11 grandi elettori e vince in West Virginia (4 grandi elettori). Il candidato repubblicano sale così a 23 grandi elettori. Harris vince nel Vermont, che vale 3 grandi elettori. Ma tutto si gioca negli stati chiave  dove sono testa a testa. Parliamo di Georgia, Nord Carolina - due dei sette swing states cruciali per la corsa alla Casa Bianca - Ohio, Sud Carolina e Virginia.

I toni altissimi della vigilia si sono mantenuti tali nell’election day. Per evitare lo spettro dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio del 2021, le misure di sicurezza sono massicce dovunque, soprattutto nella capitale Washington, con il Campidoglio e la Casa Bianca blindati e guardati a vista da decine di agenti in tenuta antisommossa. Già prima dell’apertura delle urne di questa mattina, più di 80 milioni di americani avevano già votato: poco meno di 5 milioni hanno votato di persona, circa 38 milioni per posta. Hanno espresso il loro voto anche i due sfidanti: Harris ha votato ieri per posta, Trump poche ore fa al seggio di Palm Beach, Florida, a pochi minuti dalla sua residenza di Mar-a-Lago dove si è recato assieme alla moglie Melania.

  

"Sono molto fiducioso, i numeri dicono che stiamo andando bene", si è sbilanciato Trump, che ha escluso che ci saranno violenze in caso di una sua sconfitta. Anche la candidata Dem, che si è sottoposta a una vera e propria maratona radiofonica intervenendo alle emittenti di tutti e sette gli Stati in bilico (Nevada, North Carolina, Pennsylvania, Wisconsin, Georgia, Michigan e Arizona) e passerà la nottata elettorale nella sua università, la Howard University di Washington, ha inviato il suo appello al voto: "L’Election Day è arrivato - ha detto Harris - votiamo perché amiamo il nostro paese e crediamo nella promessa dell’America. Fai sentire la tua voce. Votiamo per un futuro migliore".

Il risultato finale è bilico come mai. E proprio per questo l’esito delle urne potrebbe essere reso noto nella notte, oppure richiederà giorni di attesa. L’intelligence Usa ha denunciato dei tentativi di interferenza di troll russi nel processo elettorale: l’FBI ha denunciato che due video falsi con il logo dell’agenzia sono stati "utilizzati impropriamente per promuovere false narrazioni sulle elezioni".

Le dichiarazioni dei candidati non contribuiscono a diradare la tensione. "Si parla molto di brogli massicci a Filadelfia. Intervenga la polizia!", ha scritto Donald Trump sul suo account Truth Social, dopo avere affermato in mattinata che "finora" le elezioni erano state "corrette". A stretto giro è arrivata la smentita della polizia che, secondo quanto riporta Cnn, ha fatto sapere di non saperne nulla.  Sul campo democratico, lo staff di Harris fa sapere che Trump potrebbe rivendicare la vittoria prima che arrivi il risultato del voto. Lo riporta la Cnn che cita due consiglieri della vicepresidente che affermano che comunque le affermazioni di Trump non resteranno senza risposta.