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Israele, polizia nell'ufficio di Netanyahu. Poi Bibi licenzia Gallant e sceglie Katz

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Sabato scorso la polizia ha fatto irruzione nell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riferisce l’emittente Channel 12, citata da Times of Israele, sottolineando che si è trattata di un’azione senza precedenti e che non è ancora chiaro se sia collegata all’indagine sulle fughe di notizie di intelligence sulla guerra da parte dell’ufficio del primo ministro o all’indagine resa pubblica oggi, apparentemente collegata ai presunti tentativi di falsificare i verbali delle riunioni del gabinetto di guerra.

 

 

 

 

Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa, Yoav Gallant, per divergenze sulla gestione della guerra a Gaza, e ha nominato al suo posto l’attuale capo degli Affari esteri, Israel Katz. Netanyahu ha dichiarato in una nota scritta che c’erano «divergenze significative» tra lui e Gallant nella gestione della campagna militare a Gaza e che «tali divergenze divari sono state accompagnate da dichiarazioni e azioni che contraddicono le decisioni del governo e del gabinetto». Katz sarà sostituito come capo della diplomazia dal ministro Gideon Sàar, secondo quanto riporta la stampa israeliana. «Purtroppo, nonostante nei primi mesi di guerra ci fosse fiducia e ci fosse un lavoro molto fruttuoso, negli ultimi mesi questa fiducia si è incrinata tra me e il Ministro della Difesa», ha dichiarato ancora Netanyahu, citato dal Times of Israel. «Ho fatto molti tentativi di colmare queste divergenze, ma continuavano ad ampliarsi - ha proseguito - Sono anche giunte a conoscenza del pubblico in un modo inaccettabile e, cosa ancora peggiore, sono giunte a conoscenza del nemico: i nostri nemici ne hanno tratto molti benefici». Secondo Netanyahu, la decisione ha il sostegno della «maggior parte dei membri del governo».

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