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Alluvioni Spagna, licenziamenti vietati e orari di lavoro ridotti per l'emergenza

Alessandra Zavatta 
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Orario di lavoro ridotto e niente licenziamenti. Il governo spagnolo si prepara a varare una serie di misure per aiutare imprese e lavoratori colpiti dalla tempesta Dana. I danni dell'alluvione ammontano, secondo una prima stima, ad almeno dieci miliardi di euro.  Il ministro del Lavoro Yolanda Díaz ha annunciato le principali misure dello "Scudo del lavoro" che sarà retroattivo a partire dal 29 ottobre e prevede la riduzione dell'orario di lavoro. Alle aziende è viene invece vietato licenziare.

 

L'annuncio è arrivato dopo l'incontro con i sindacati e le organizzazioni degli imprenditori della Comunità Valenciana. "Dal primo momento lavoriamo per andare avanti", ha affermato il ministro. "Stiamo cercando di salvare l'intero tessuto produttivo valenciano, diretto e indiretto, tutte le aziende e tutti i posti di lavoro interessati dalle conseguenze dell'alluvione", ha sottolineato Diaz.

 

Il provvedimento verrà discusso nella riunione straordinaria del Consiglio dei ministri convocata dal premier Pedro Sanchez. Le misure non si limiteranno ai comuni interessati dalla catastrofe, perché "le attività produttive non dipendono dal codice postale né da limitazioni geografiche". Le persone che non andranno a lavorare per diversi motivi, come prendersi cura dei familiari o ripulire la casa dal fango e ripararla "non perderanno lo stipendio e i contributi né avranno alcuna sanzione". Per chi ha problemi a spostarsi, magari perché ha perduto la macchina nell'alluvione, è allo studio la possibilità di ricorrere allo smart working. Allo stesso modo verranno tutelati i lavoratori domestici i cui contratti sono sospesi a causa della tempesta Dana.

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