Usa, mossa clamorosa di Trump: guida un camion della spazzatura. Smacco a Biden
Cresce la tensione in previsione dell'election day e il rush finale della campagna elettorale più importante del mondo rischia di finire "in spazzatura". Dopo lo scivolone del comico, Tony Hinchcliffe, al comizio pro Trump, in cui ha definito Puerto Rico "isola galleggiante di spazzatura", è stato il presidente Usa Joe Biden a risollevare la polemica. La Casa Bianca ha diffuso la trascrizione delle parole del presidente in riferimento al comico: "L’unica spazzatura che vedo è la demonizzazione dei suoi sostenitori, la sua demonizzazione degli ispanici, è inconcepibile e anti-americana. È assolutamente contraria a qualsiasi cosa abbiamo fatto, a tutto ciò che siamo stati". Ed ecco la mossa del repubblicano in risposta. Trump, si è recato ieri ad un comizio nel Wisconsin a bordo di un autocompattatore. "Che ne pensate del mio camion per la raccolta dei rifiuti? Lo guido in onore di Kamala e Joe Biden", ha dichiarato dalla cabina del mezzo, adornato con una bandiera a stelle e strisce e adesivi della sua campagna elettorale.
È testa a testa tra Harris e Trump: cosa emerge sugli Stati "battleground"
Le dichiarazioni del presidente, giunte a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 5 novembre e in un clima di crescente violenza retorica, hanno innescato immediate polemiche. La Casa Bianca ha diffuso un comunicato sostenendo che Biden sia stato frainteso, e altrettanto ha fatto Biden con un messaggio pubblicato su X. Intanto, il tycoon ha denunciato presunti brogli nella gestione e nel conteggio dei voti anticipati in Pennsylvania, uno degli Stati da cui dipenderà l’esito delle elezioni presidenziali in programma il 5 novembre. "La Pennsylvania sta barando e la stanno cogliendo sul fatto, a livelli raramente visti in passato. Denunciate le frodi alle autorità. Le forze dell’ordine devono agire, ora!", ha scritto l’ex presidente sul social media Truth. Trump sembra aver fatto riferimento a recenti notizie di moduli per la registrazione degli elettori potenzialmente fraudolenti rispediti al mittente nelle contee di Lancaster e York, oltre a denunce non comprovate di seggi per il voto anticipato chiusi prima dell’orario prestabilito.