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Iran-Israele, Khamenei "ha dato l'ordine". Gli 007: attacco dall'Iraq prima del voto Usa
Diversi segnali indicano una nuova recrudescenza nello scontro diretto tra Iran e Israele. La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha ordinato al Supremo consiglio per la sicurezza nazionale del Paese di prepararsi ad attaccare Israele. Lo ha riferito il New York Times, citando tre funzionari iraniani. Khamenei, scrive il giornale americano, ha preso la decisione dopo aver esaminato un rapporto dettagliato di comandanti militari sull’entità dei danni provocati dal raid israeliano della scorsa settimana alla capacità di produzione missilistica del Paese, ai sistemi di difesa aerea intorno a Teheran, alle infrastrutture energetiche critiche e a un porto situato nel sud. La portata dell’attacco di Israele e i quattro soldati iraniani uccisi negli attacchi aerei sono «troppo grandi per essere ignorati» e secondo i funzionari citati, «non rispondere significherebbe ammettere la sconfitta».
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In precedenza Teheran aveva promesso una «dura risposta» all’attacco israeliano contro le sue strutture militari. «L’azione recente del regime sionista nell’attaccare parti del nostro paese è stata una mossa disperata, e la Repubblica Islamica dell’ Iran darà una risposta dura» ha dichiarato Mohammad Mohammadi Golpayegani, un alto consigliere di Khamenei. Lo riporta l’agenzia di stampa Tasnim, citata da Al Jazeera. Anche il generale Hossein Salami, capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione, ha parlato di una risposta «inimmaginabile» a Israele. «Israele è arrivato allo stadio del collasso e in questi giorni agisce alla cieca, senza rispettare alcuna regola, commettendo ogni tipo di crimine», ha dichiarato.
Intanto l’intelligence israeliana ritiene che l’Iran si stia preparando ad attaccare lo Stato ebraico dal territorio iracheno nei prossimi giorni, possibilmente prima delle elezioni presidenziali statunitensi in programma il 5 novembre. Lo hanno riferito due fonti israeliane ad Axios, secondo le quali per l’intelligence israeliana l’attacco dovrebbe essere condotto utilizzando un gran numero di droni e missili balistici. Lanciare un attacco attraverso le milizie filo-iraniane in Iraq e non direttamente dal territorio iraniano - nota il portale di notizie - potrebbe essere un tentativo da parte dell’Iran di evitare un’altra rappresaglia israeliana, la terza, contro obiettivi strategici nella Repubblica islamica.