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Trump infiamma New York: "L'invasione dei migranti finirà, tornerà il sogno americano"

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Nella "sua" New York, a nove giorni dal voto presidenziale e davanti a una folla di sostenitori che ha saturato il Madison Square Garden, Donald Trump ha tenuto il discorso più "caldo" di questa campagna elettorale. Il tycoon ha inchiodato i suoi rivali politici e affrontato senza mezzi termini il tema immigrati. L'ex presidente, forte del supporto ricevuto, non ha esitato a definirsi il salvatore degli Stati Uniti disastrati, a suo dire, proprio a causa della candidata democratica Kamala Harris. "Hai distrutto il Paese", ha tuonato, sommerso dagli applausi degli oltre ventimila fan assiepati nell’"arena più famosa del mondo". Sul palco figure di spicco della campagna presidenziale trumpiana quali Elon Musk, Robert Francis Kennedy Jr, il wrestler Hulk Hogan e l’ex conduttore ultraconservatore di Fox News Tucker Carlson.

 

 

Trump ha aperto il suo discorso chiedendo ai presenti se stessero meglio rispetto a quattro anni fa. "Questione dopo questione, Kamala (Harris, la vicepresidente e candidata democratica alla Casa Bianca) ha rotto il Paese, ma io lo aggiusterò. Lo sistemeremo", ha detto, non risparmiando attacchi personali all’intelligenza della vicepresidente. Il tycoon è anche tornato a descrivere gli Stati Uniti come un "Paese occupato" dagli immigrati irregolari e posto l’accento sui suoi piani per imporre dazi sulle importazioni e alle aziende che delocalizzano la produzione, e ha proposto deduzioni fiscali per le persone che prestano assistenza a familiari affetti da disabilità o malattie invalidanti. "Sono qui oggi con un messaggio di speranza per tutti gli americani", ha aggiunto Trump, promettendo, in caso di elezione, di porre fine "all’inflazione" e "all’invasione" dei migranti. "Farò tornare il sogno americano", ha scandito. 

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