Elezioni Georgia, caos totale sul voto: tutti rivendicano la vittoria. Timori sul futuro nell'Ue
È in testa il partito di governo Sogno georgiano nelle elezioni parlamentari in Georgia, ritenute cruciali per il futuro del Paese nell'Unione europea. I primi risultati preliminari diffusi dalla Commissione elettorale centrale (Cec) mostrano che, con lo spoglio effettuato del 97% dei voti elettronici, Sogno georgiano ha ottenuto il 52,99% dei voti. Questo dato non include le schede cartacee e non sono ancora stati conteggiati tutti i voti dei georgiani all'estero. Se la vittoria di Sogno Georgiano venisse confermata, il partito otterrebbe una maggioranza parlamentare e questo alimenterebbe timori per il percorso verso l'Ue. Ma questi risultati preliminari sono giunti dopo che i primi exit poll hanno mostrato esiti contrastanti ed entrambi gli schieramenti, tanto la forza di governo uscente, quanto i filo-Ue hanno rivendicato la vittoria.
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Il voto si è svolto in un clima estremamente polarizzato ed è stato presentato dall'opposizione come una scelta fra il ritorno sulla strada dell'adesione all'Ue - in caso di voto per l'opposizione - o l'avvicinamento all'orbita della Russia - in caso di voto per il governo uscente. Sia Sogno georgiano, che è al potere da 12 anni, sia l'opposizione, hanno dichiarato di volere che la Georgia entri nell'Ue, ma l'iter di adesione di Tbilisi è stato sospeso all'inizio dell'anno da Bruxelles dopo che proprio sotto l'esecutivo di Sogno georgiano è stata approvata la controversa legge sui cosiddetti 'agenti stranieri', ispirata alla Russia. Gli exit poll diffusi alla chiusura delle urne mostravano risultati contrastanti: quelli commissionati da due tv vicine all'opposizione davano in testa i voti cumulativi delle opposizioni, mentre la rilevazione commissionata dalla tv filo-governativa Imedi dava Sogno georgiano al 56,1%. Subito dopo, tutti gli schieramenti hanno rivendicato la vittoria.
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A cominciare dal fondatore di Sogno georgiano, Bidzina Ivanishvili, miliardario che ha fatto fortuna in Russia: "È raro al mondo che lo stesso partito ottenga un tale successo in una situazione così difficile", ha affermato, mentre il premier ungherese Viktor Orban esultava su X parlando di "vittoria schiacciante" per Sogno georgiano. Dall'altra parte, invece, la presidente Salome Zourabichvili, filo-Ue, si è fatta sentire dicendo che "la Georgia europea sta vincendo con il 52% nonostante i tentativi di truccare le elezioni". La giornata elettorale è stata intensa, fra denunce di brogli e scontri. Il ministero dell'Interno georgiano ha riferito di avere avviato un'indagine a seguito della diffusione di un video, circolato sui social, che mostra un uomo che infila in un'urna diverse schede elettorali in un seggio nella città di Marneuli, 42 chilometri a sud di Tbilisi. Tafferugli sono scoppiati fuori da un seggio elettorale e il principale partito di opposizione, il Movimento nazionale unito, ha denunciato che la sua sede è stata attaccata nel giorno del voto. A sfidare Sogno georgiano alle urne c'erano le coalizioni Movimento nazionale unito, la Coalizione per i cambiamenti, Strong Georgia e il partito Gakharia for Georgia. Avevano ignorato la richiesta di Zourabichvili di unirsi in un unico partito, ma hanno sottoscritto la sua 'carta' per realizzare le riforme richieste dall'Ue per l'adesione. Tutte le formazioni d'opposizione prima del voto avevano chiarito che non intendevano collaborare con Sogno georgiano. E Gakharia for Georgia, fondato dall'ex primo ministro Giorgi Gakharia, ha fatto sapere che non si alleerà con nessuno ma sosterrà l'opposizione per formare un governo.