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Putin riapre il fronte baltico? Sabotaggi e cyberattacchi In Finlandia: "Ondata mai vista"

Gabriele Imperiale
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Sabotaggi, interferenze Gps, cyberattacchi e sospetti che da Helsinki arrivano fino a Mosca: la Finlandia è in massima allerta e vive giorni di grande preoccupazione in un clima di costante instabilità. A dare notizia della profonda insicurezza le autorità finlandesi che hanno ammesso di stare affrontando un’escalation di sabotaggi e atti di disturbo senza precedenti. Che la minaccia sia reale, lo testimoniano le recenti dichiarazioni di Lulu Ranne, ministro dell’interno di Helsinki, secondo cui le indagini in corso “sull’ondata di attacchi più aggressivi mai vista” avrebbero già confermato l’esistenza di “chiari indizi” su presunte responsabilità russe.

 

Furti misteriosi in alcuni impianti idrici dove sono state trafugate apparecchiature tecniche dal dubbio valore economico, droni in sorvolo sulle infrastrutture critiche, cyberattacchi contro l’azienda energetica nordica, Fortum, che ha subito attacchi informatici quotidiani sia in Finlandia che in Svezia: il Cremlino starebbe cercando di destabilizzare il paese con mezzi mai usati prima.  E nonostante gli sforzi – secondo quanto dichiarato da Tomi Vuori, direttore generale del dipartimento di polizia del ministero dell’Interno – nessuno sarebbe stato catturato né tanto meno ritenuto responsabile delle interferenze. Gli investigatori brancolano letteralmente nel buio e il paese vive in un clima di costante instabilità.

 

Mosca dal canto suo continua a negare ogni tipo di responsabilità rispendendo al mittente le accuse e assicurando di non essere implicata nell’escalation. E, come ricostruito da Il Secolo d’Italia, la Nato e i servizi di intelligence occidentali hanno invece lanciato l’allarme in tutta Europa avvertendo gli alleati sulla possibile espansione degli attacchi anche negli altri paesi del blocco euro-atlantico.

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