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Corea, la guerra dei palloncini non finisce: rifiuti anche sulla presidenza del Sud
Ancora palloncini con rifiuti e volantini di propaganda, lanciati dalla Corea del Nord in direzione della Corea del Sud. E il ‘carico’ di un palloncino finisce nel complesso presidenziale a Seul con messaggi critici nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol e della first lady Kim Keon Hee. A raccontarlo è l’agenzia sudcoreana Yonhap nel mezzo di crescenti tensioni. «Alle prime ore di stamani un palloncino nordcoreano pieno di spazzatura è esploso in aria, spargendo rifiuti intorno al complesso presidenziale», hanno confermato dal servizio di sicurezza della presidenza, precisando che il materiale non rappresentava una minaccia per la sicurezza e che la situazione è costantemente monitorata in coordinamento con i vertici militari. Già a luglio un palloncino nordcoreano era finito nel complesso presidenziale, ma - scrive la Yonhap - è la prima volta che dalla Corea del Nord vengono lanciati volantini con critiche esplicitamente rivolte al presidente sudcoreano e alla consorte. Negli ultimi mesi la Corea del Sud ha denunciato il lancio di migliaia di palloncini dal Nord di Kim Jong Un.
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«Una provocazione che minaccia la sicurezza globale», le parole, a stretto giro di posta dall’episodio, del presidente sudcoreano, intervenuto sul dispiegamento di truppe nordcoreane in Russia. «Condanniamo - ha detto Yoon - le provocazioni da parte della Corea del Nord e la cooperazione militare illegale con la Russia. Il dispiegamento di truppe della Corea del Nord in Russia costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, una provocazione che minaccia la sicurezza globale».