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Yahya Sinwar, gli ultimi minuti prima dell'eliminazione e quel gesto contro il drone

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La notizia campeggia oggi sulle prime pagine di tutti i giornali: il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato ucciso dalle Forze di difesa di Israele in un’operazione condotta a Rafah, nell’area meridionale della Striscia di Gaza. La prima conferma è arrivata dai risultati dei test preliminari condotti sulla salma, trasferita dai militari delle Idf nello Stato ebraico. Secondo l’emittente israeliana Channel 12, le analisi iniziali sul corpo hanno subito certificato la "totale corrispondenza" con l’identità del capo dei capi di Hamas. A fare il giro del web, ora, è un video diffuso dal portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, che ritrae la mente del brutale attacco del 7 ottobre ferito, in un angolo di una stanza di un edificio devastato. 

 

 

 

Le immagini, riprese dal drone, immortalano Sinwar seduto su un divano e con il viso coperto da una stoffa che fa pensare a una kefiah. Nel filmato, il numero uno dei ricercati di Israele ha in mano un bastone e lo muove nell'aria per colpire il drone pochi istanti prima di essere eliminato. Potrebbe ora aprirsi una nuova fase della guerra in Medio Oriente. Secondo gli Stati Uniti, per esempio, il leader di Hamas ha rappresentato nelle ultime settimane il principale ostacolo alle trattative per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, durante un briefing con la stampa. "Ha respinto gli sforzi della comunità internazionale per porre fine alla guerra, e si è rifiutato di liberare gli ostaggi e partecipare ai negoziati", ha puntualizzato. 

 

 

Washington vuole vedere una svolta chiara e in tempi rapidi. L'uccisione dell'organizzatore della strage del 7 ottobre rappresenta "l'inizio della fine", ha invece scandito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione sui social. "Per la gente di Gaza, ho un messaggio semplice", ha continuato, "questa guerra può finire domani. Può finire se Hamas depone le armi e restituisce i nostri ostaggi. Israele garantirà la sicurezza di tutti coloro che restituiranno i nostri ostaggi. Se qualcuno farà loro del male, Israele gli darà la caccia e lo consegnerà alla giustizia". 
 

 

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