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Yahya Sinwar, c'è il rebus successione: i cinque possibili sostituti

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L’uccisione del capo dell’ufficio politico del movimento islamista palestinese Hamas, Yahya Sinwar, avvenuta mercoledì 16 ottobre a Rafah, apre a una serie di interrogativi sui potenziali successori. L’emittente panaraba «Al Arabiya» evidenzia che Sinwar «è stato uno dei falchi del movimento e la sua dipartita ha lasciato un vuoto che non sarà facile da colmare». L’uccisione di Sinwar, prosegue «Al Arabiya», «ha anche sollevato molti interrogativi sul futuro del movimento nel suo insieme e anche sul destino della guerra, poiché era considerato l’uomo più forte di Hamas e una figura influente sulle politiche del movimento nell’ultimo decennio e aveva forgiate le relazioni con l’Iran e con Hezbollah». Proprio i legami con le milizie sciite libanesi e con i pasdaran iraniani aveva provocato delle dispute interne ad Hamas. Ucciso «per caso» in uno scontro a fuoco a Gaza, Sinwar, considerato insieme a Muhammad Deif l’ideatore dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 in Israele, probabilmente aveva abbandonato i più sicuri tunnel per pianificare la sua fuga verso l’Egitto.

 

 

«Al Arabiya» elenca cinque potenziali successori. Tra i nomi più importanti c’è quello del suo vice all’ufficio politico, Khalil al Hayya, che attualmente guida la delegazione per i negoziati sotto mediazione internazionale per raggiungere un cessate il fuoco con Israele, e gestisce anche gli incontri ufficiali del movimento all’estero. Spicca anche il nome di Khaled Meshaal, che attualmente ricopre la carica di capo del movimento all’estero e ha costruito una rete di relazioni regionali. In precedenza ha anche diretto l’ufficio politico del movimento dal 1996 al 2017 e gli israeliani hanno cercato di ucciderlo in Giordania. Anche Musa Abu Marzouk è considerato un nome probabile per succedere a Sinwar, soprattutto perché è stato il primo ad aver ricoperto l’incarico di capo dell’ufficio politico di Hamas dal 1992 al 1996, e anche la persona più vicina all’ex capo dell’ufficio politico, Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran il 31 luglio scorso. Infine, Zaher Jabareen, capo di Hamas in Cisgiordania, potrebbe assumere la guida del movimento, così come Muhammad Ismail Darwish, capo del Consiglio della shura del movimento e con forti relazioni con l’Iran.  

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