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Unifil, scontro aperto con Israele: “Le loro spiegazioni sugli attacchi non sono convincenti”

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"Anche le guerre hanno regole, questa sembra che ne abbia molte poche, le spiegazioni di Israele sugli attacchi non convincono". A parlare così è Andrea Tenenti, portavoce della United Nations Interim Force in Lebanon (Unifil), in un'intervista a La Stampa. I combattimenti "in alcuni casi sono molto vicini, la scorsa settimana gli israeliani erano a qualche metro dalla base irlandese, e anche gli avamposti italiani 1-31 e 1-32A, a ridosso della Linea Blu, sono stati colpiti sempre dagli israeliani. Per quale motivo? Colpire le telecamere non vuol dire colpire Hezbollah, colpire l'illuminazione all'interno di una base o colpire una torretta all'interno del quartier generale Onu ferendo dei militari è un attacco mirato. Le attività cinetiche sono sempre più in prossimità, soprattutto da quando le forze dello Stato ebraico sono entrate e da quando ci hanno detto di lasciare le basi vicino alla Linea Blu, cosa che - ricorda Tenenti - non abbiamo fatto".

 

 

Intanto il Ministero della Salute del Libano ha dichiarato che almeno 15 persone sono state uccise negli ultimi attacchi effettuati da Israele su due aree nel nord del Paese e una a sud della capitale. Stando a quanto riferito, nove persone sono state uccise e 15 ferite in un "attacco nemico israeliano" al villaggio di Maaysrah, situato a nord di Beirut. Il Ministero ha anche riferito di due persone uccise, quattro ferite e "parti del corpo" non identificate recuperate in seguito a un attacco israeliano a Deir Bella, vicino alla città di Batroun nel nord del Libano. Quattro persone sono state uccise e 18 ferite in un attacco a Barja, a sud di Beirut. Israele ha anche colpito la città meridionale di Nabatieh, dove sono state segnalate otto persone ferite.

 

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