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La Cina "si prepara alla guerra mondiale", l'esperto di Xi fa tremare il globo

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Luca De Lellis
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Prima la guerra tra Russia e Ucraina, poi quella israelo-palestinese nella Striscia di Gaza, ora allargatasi a tutto il Medio Oriente. Basterebbe questo per affermare senza pericolo di smentita che si tratta di uno dei periodi più bui dal secondo dopoguerra. Ci mancava soltanto uno dei massimi esperti di geopolitica cinese, il professor Zheng Yongnian, che discute su WeChat – il social più in voga da quelle parti – di una Cina preparata allo scenario di una Terza guerra mondiale. Ne parla all’interno della sua newsletter, Global, Federico Rampini. «Il saggio ha un titolo che non potrebbe essere più esplicito, “La terza guerra mondiale e la sua polveriera asiatica”», racconta sbalordito l’editorialista del Corriere della Sera.

Ma c’è di più, dato che non solo l’analisi dello studioso molto seguito dal regime comunista è andata virale su WeChat, riscontrando enorme consenso. Secondo quel che trapela, e che Rampini prontamente riporta, l’articolo sembra che sia stato visionato persino dal presidente Xi Jinping in persona. Chissà quale sarà stato il suo pensiero in merito, visto che Zheng Yongnian addossa la responsabilità di un eventuale futuro conflitto globale all’imperialismo aggressivo degli Stati Uniti. Quel che è certo, secondo lui, è che “di fatto una nuova forma di guerra fredda è già iniziata tra le superpotenze”. Ma il dato più significativo che si rinviene nell’analisi del professore cinese è che “il principale terreno di battaglia della terza guerra mondiale sarà l’area dell’Asia-Pacifico”.

Perché? “La ragione è semplice. Questa parte del mondo possiede tutti gli elementi suscettibili di scatenare una guerra mondiale. Possono essere riassunti così: interessi economici + Stati Uniti + una versione asiatica della Nato + modernizzazione militare + nazionalismo. In altri termini, gli Stati Uniti stanno diventando un significativo promotore della guerra in Asia. La principale ragione per cui l’America pianifica la guerra sono gli enormi benefici economici che può ricavare in Asia”. Insomma, da quelle parti sembrano avere le idee molto chiare sul futuro poco roseo del pianeta. A prescindere dagli attestati di colpa, comunque, non lascia indifferenti la considerazione per la quale la Cina si stia preparando a un conflitto di caratura mondiale: il terzo e, potenzialmente, per le armi a disposizione, il più distruttivo.

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