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Israele colpisce ancora le basi Unifil. Biden: "Chiederò di fermare attacchi"

Il presidente americano, Joe Biden, è pronto a chiedere a Israele di fermare gli attacchi contro Unifil. "Assolutamente sì", ha risposto il titolare della Casa Bianca al giornalisti che gli chiedevano se interverrà in tal senso. Poche ore prima delle parole di Biden le basi Unifil sono finite sotto il fuoco israeliano per il secondo giorno di fila e altri due caschi blu, questa volta di nazionalità srilankese, sono rimasti feriti. "Il quartier generale dell'Unifil a Naqoura è stato colpito da esplosioni", ha fatto sapere la missione Onu, aggiungendo che i due peacekeeper sono stati coinvolti in due deflagrazioni "avvenute nei pressi di una torre di osservazione". Unifil ha aggiunto che "diversi muri a T nella nostra posizione ONU 1-31, vicino alla Linea Blu a Labbouneh, sono caduti quando un caterpillar dell'Idf ha colpito il perimetro e i carri armati dell'Idf si sono mossi in prossimità della posizione Onu". La posizione 1-31 è una di quella presidiate dal personale militare italiano, già colpita in precedenza dall'Idf. Ma il ministero della Difesa, in una nota, ha "smentito categoricamente" le notizie riguardanti un "presunto terzo attacco contro le basi italiane di Unifil in Libano", aggiungendo che "sono attualmente in corso le attività relative a lavori di ripristino dei manufatti precedentemente danneggiati", eseguiti in pieno coordinamento e accordo tra le unità italiane di Unifil, Idf e forze libanesi. Eventi che, in ogni caso, fanno crescere le tensioni fra Tel Aviv e Roma.

Quanto avvenuto "non è accettabile, viola quanto stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite", ha ribadito la premier, Giorgia Meloni, spiegando che il governo segue "con grande attenzione" la situazione del contingente italiano in Libano. In un comunicato congiunto con Emmanuel Macron e Pedro Sanchez, Meloni e i leader di Parigi e Madrid hanno affermato di contare "sull'impegno di Israele per la sicurezza delle missioni Onu e bilaterali di mantenimento della pace in Libano, nonché delle organizzazioni internazionali attive nella regione". "Continuiamo a mandare messaggi chiari al governo di Israele che i soldati italiani non si toccano" ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ai miei colleghi israeliani ho chiesto: cosa succede la prossima volta? Dobbiamo rispondere?" è stata invece l'osservazione provocatoria del titolare della Difesa, Guido Crosetto.

  

L'Idf ha annunciato una indagine "approfondita" per fare luce sull'incidente di Naqoura e parlato di caschi blu "inavvertitamente feriti durante un combattimento con Hezbollah". Stando ai primi risultati dell'inchiesta, ha precisato la stessa Idf, le truppe di Tel Aviv avevano identificato una minaccia a circa 50 metri dalla posizione di Unifil e hanno risposto al fuoco finendo con colpire la postazione della missione Onu e ferendo i due peacekeeper. L'ambasciata israeliana in Italia, da parte sua, ha accusato Hezbollah di aver "installato, indisturbata, le sue capacità militari vicino alle basi Unifil. Da tempo Hezbollah attacca Israele operando nei pressi di queste basi". La rappresentanza diplomatica dello Stato ebraico ha anche annunciato un incontro tra l'attaché militare di Tel Aviv e "i vertici dell'esercito italiano per illustrare i dettagli dell'indagine" sugli ultimi incidenti. A livello internazionale gli attacchi a Unifil hanno scatenato una scia di condanne. Il premier britannico, Keir Starmer, si è detto "inorridito" per l'accaduto. "Lo condanniamo, non lo tolleriamo e non tollereremo che accada di nuovo", ha tuonato Emmanuel Macron. "L'attacco contro le forze di pace delle Nazioni Unite non è in alcun modo accettabile", è stato il commento di Berlino. In una telefonata con l'omologo israeliano, Yoav Gallant, il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha esortato Tel Aviv a garantire "la sicurezza delle forze Unifil". L'incidente con Unifil è avvenuto nel quadro della vasta operazione israeliana in Libano contro Hezbollah che, nelle ultime ore, ha portato alla morte di due soldati del Paese dei cedri in un raid aereo che avrebbe preso di mira un centro militare a Kafra. In Cisgiordania, intanto, le Idf hanno annunciato di aver eliminato il leader della Jihad islamica palestinese Muhammad Abdullah, in un raid sul campo profughi di Nur Shamas.