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Israele, manovre in Libano. Netanyahu: eliminato il successore di Nasrallah

I media israeliani mostrano la bandiera con la Stella di David che sventola nel villaggio di Maroun al-Ras, simbolo dell’operazione di terra avviata da Tel Aviv nel sud del Libano. Le manovre sono state espanse con l’invio nel sud-ovest del Paese dei cedri della prima divisione di riservisti dell’Idf. L’annuncio è arrivato dopo l'ordine con cui l'Idf ha imposto l'evacuazione di decine di città e villaggi dell’area, compresa la località costiera di Naqoura, dove hanno sede i peacekeeper delle Nazioni Unite. Proprio la situazione della missione Unifil, che comprende numerosi militari italiani, è stata al centro di un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il collega israeliano, Israel Katz. Il titolare della Farnesina ha ribadito la “richiesta italiana di assicurare massima tutela al contingente Unifil”, ottenendo rassicurazioni “al riguardo”.

 

  

 

Parole arrivate mentre fotografie satellitari citate da Al Jazeera mostravano una quarantina di veicoli militari dell’Idf vicino alla base Unifil di Maroun al-Ras. Sentito da LaPresse, il portavoce di Unifil Andrea Tenenti ha chiarito che i veicoli israeliani “per giorni” sono stati a pochi metri dalla “base irlandese” prima di spostarsi. Hezbollah, da parte sua, ha fatto sapere di aver ucciso e ferito diversi soldati nemici che stavano attraversando il confine nei pressi della foresta di al-Labouneh, vicino a una postazione Onu. Il ‘Partito di Dio’ continua a rispondere all’offensiva israeliana lanciando decine di razzi verso il nord dello Stato ebraico. Oltre 100 hanno preso di mira la zona di Haifa; la maggior parte – ha riferito l’Idf - è stata intercettata. Il capoluogo costiero è stato apertamente minacciato dai media iraniani, insieme a Tel Aviv, in vista dell’attesa rappresaglia israeliana contro la Repubblica islamica. "Prima ancora che gli aerei israeliani percorrano la distanza di 2-3 ore per raggiungere lo spazio aereo iraniano" le città di Haifa e Tel Aviv sarebbero "distrutte" in "meno di dieci minuti", ha avvertito il giornale ultraconservatore Kayhan.

 

 

Sui termini della ritorsione rischia di scriversi un nuovo capitolo nelle tensioni tra Washington e Tel Aviv. Secondo Axios il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, avrebbe chiesto al ministro israeliano degli Affari strategici, Ron Dermer, “chiarezza e trasparenza” sui piani di rappresaglia, perché avranno implicazioni sulle forze e gli interessi americani nella regione. L’amministrazione Biden starebbe perdendo la sua fiducia sulle rassicurazioni del governo israeliano anche sul dossier libanese: funzionari statunitensi sentiti dalla Cnn avrebbero espresso timori sulla possibilità che Tel Aviv, nonostante le promesse su un'operazione a carattere limitato, possa passare a una guerra su larga scala. Con i frequenti raid su Beirut, Israele ha decapitato Hezbollah, uccidendo il leader storico Nassan Nasrallah. Il suo stesso successore designato Hashem Safieddine, potrebbe essere morto. Israele ha eliminato “il successore di Nasrallah e il sostituto del suo sostituto”, ha annunciato Benjamin Netanyahu, riferendosi probabilmente allo stesso Safieddine.