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Israele-Iran, la profezia di Caracciolo: "Attacco il 7 ottobre o...". Due ipotesi

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Determinazione contro "l'unico nemico", Israele, con risposte "legittime e legali", ma anche appello all'unità di tutti i musulmani. Questa è la linea che la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha tracciato durante la preghiera del venerdì e la cerimonia di commemorazione per Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah ucciso durante i raid in Libano. La risposta di Tel Aviv all'attacco di Teheran è attesa per "l'inizio della prossima settimana". È quanto ha riferito la stampa israeliana, citando fonti dell'Idf secondo le quali la reazione sarà "seria e significativa". Che cosa dobbiamo aspettarci? Quali saranno gli sviluppi del conflitto che sta facendo esplodere le tensioni in Medio Oriente? Lilli Gruber lo ha chiesto a Lucio Caracciolo. Due, secondo il direttore di Limes, sono le possibilità. 

 

 

Il punto, ha ricordato per iniziare l'analista, "è capire che tipo di reazione avranno gli israeliani e capire se sarà l'occasione per gli iraniani di ricominciare il gioco oppure se si raggiungerà un qualche equilibrio sotto il profilo degli attacchi missilistici". In un mondo "normale", ha continuato l'esperto di geopolitica, "Israele attaccherebbe il 7 e colpirebbe impianti infrastrutturali e petroliferi". Nel mondo in cui viviamo, "meno normale", invece, "potrebbe colpire gli impianti atomici, che avrebbe conseguenze su cui è meglio non soffermarsi". C'è, poi, un altro "aspetto da seguire". "L'offensiva in Libano non sta andando bene. Ci sono diverse perdite: gli israeliani non riescono a penetrare molto. Una csa è sparare dall'alto e una cosa è andare sul terreno. Ci vorranno settimane e i razzi arriveranno lo stesso. L'unica risposta che mi sento di dare è che Israele vuole un pezzo di Libano", ha concluso Caracciolo.

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