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Libano, Israele ordina l'evacuazione dei villaggi. Intelligence di Hezbollah nel mirino

L’esercito israeliano ha diramato un avviso di evacuazione agli abitanti di 25 città e villaggi del sud del Libano: tutte le località si trovano a nord del fiume Litani, il confine dell’area cuscinetto istituita dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah. Avichay Adraee, portavoce in arabo dell’esercito israeliano, ha intimato ai residenti di 25 località nel Libano meridionale di abbandonare immediatamente le proprie case e di non dirigersi a sud, verso il confine israeliano, un possibile segnale che l’invasione di terra iniziata questa settimana dalle forze israeliane potrebbe espandersi. La richiesta di evacuazione riguarda anche Nabatieh, uno dei più grandi centri abitati del Libano nel sud. Israele ha ripetuto che «le attività di Hezbollah costringono l’IDF ad agire con la forza».

 

  

 

 

Continuano intanto gli attacchi aerei delle forze israeliane su Beirut, uno dei quali avrebbe colpito l’ufficio del dipartimento media di Hezbollah a Dahiyeh, la periferia sud della capitale libanese, considerata la roccaforte di Hezbollah. Israele ha detto di aver preso di mira i centri dell’intelligence del gruppo sciita. Proseguono anche gli scontri di terra dopo le incursioni mirate delle forze di difesa israeliane: l’esercito libanese ha detto di aver risposto al fuoco contro le forze israeliane dopo che uno dei suoi soldati è stato ucciso in un attacco israeliano.

 

 

È la prima volta che l’esercito libanese prende parte ai combattimenti contro Israele. Aumenta anche il bilancio dei morti. Secondo le autorità sanitarie libanesi, sono nove le vittime dell’attacco israeliano di ieri notte nel quartiere Bachoura, nel cuore di Beirut, a pochi metri dal Parlamento e dalle ambasciate occidentali. Per il ministro della Salute libanese, Firass Abiad, negli ultimi tre giorni oltre 40 soccorritori e vigili del fuoco sono stati uccisi dagli attacchi israeliani. Abiad ha affermato che 97 «paramedici e vigili del fuoco» sono stati uccisi e 188 feriti dall’8 ottobre, quando i combattimenti transfrontalieri tra Israele e Hezbollah si sono intensificati dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas nel sud di Israele. Dall’ottobre scorso, 1.974 persone sono state uccise dall’esercito israeliano, tra cui 127 bambini, ha affermato Abiad. Più di 9.350 sono rimaste ferite.