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Libano, possibile attacco dell'Iran a Israele. Gli Usa avvertono: "Gravi conseguenze"

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 I raid limitati che l’Idf ha lanciato contro le postazioni di Hezbollah sul lato libanese della Blue Line sono «in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili a casa in sicurezza». Lo ha detto un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca ha dichiarato al Times of Israel, «Sosteniamo il diritto di Israele di difendersi da Hezbollah e da tutti i gruppi terroristici sostenuti dall’Iran», ha detto il rappresentante Usa, «Certo, sappiamo che l’espansione della missione può essere un rischio e continueremo a discuterne con gli israeliani». «In definitiva, una risoluzione diplomatica è l’unico modo per raggiungere una stabilità e una sicurezza durature lungo il confine tra Israele e Libano», ha aggiunto, sottolineando la convinzione degli Stati Uniti che i soli mezzi militari non ripristineranno la sicurezza nelle città di confine settentrionali o meridionali di Israele.

 

 

La dichiarazione della Casa Bianca riecheggia una precedente lettura del Pentagono che esprimeva il sostegno del Segretario alla Difesa Lloyd Austin allo «smantellamento delle infrastrutture di attacco lungo il confine per garantire che Hezbollah non possa condurre attacchi in stile 7 ottobre contro le comunità settentrionali di Israele». 

 

 Ci saranno «gravi conseguenze per l’Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele» in difesa di Hezbollah, ha poi affermato il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin in un colloquio telefonico con il suo omologo israeliano Yoav Gallant, al quale ha detto che Washington sostiene Israele nella «necessità di smantellare l’infrastruttura di attacco» di Hezbollah «lungo il confine» con il Libano al fine di prevenire «attacchi in stile 7 ottobre contro le comunità settentrionali di Israele». 

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