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Israele, cresce la paura. "Attacco imminente" dell'Iran: cosa filtra dagli Usa

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Cresce la tensione. Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele di ritenere «imminente» un attacco allo Stato ebraico da parte di Teheran simile per portata e modalità a quello di aprile. La notizia, trapelata dalla Casa Bianca sui media americani, è stata confermata poco fa dal portavoce dell’esercito con la stella di David, il contrammiraglio Daniel Hagari, il quale ha avvertito Teheran che, se dovesse verificarsi una simile eventualità, «ci saranno conseguenze». Ad aprile, l’Iran aveva lanciato contro lo Stato ebraico più di 300 ordigni esplosivi, tra cui circa 170 droni e 120 missili balistici, ma il 99% di questi è stato intercettato dai sistemi di difesa aerea israeliani e americani.

 

 

Al momento, comunque, non si segnalano evidenze di una minaccia aerea da parte della repubblica islamica. Da qui l’invito alla popolazione a continuare a seguire le linee guida dell’Home Front Command. Da Washington si fa comunque sapere che si stanno «attivamente supportando i preparativi difensivi per difendere Israele da questo attacco. Un attacco militare diretto dall’Iran contro Israele avrà gravi conseguenze per l’Iran». Intanto, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato alla nazione mettendo in guardia i cittadini dai «giorni di grandi sfide» che attendono la nazione. «Quello che vi chiedo sono due cose», ha detto Netanyahu. «Primo, di obbedire rigorosamente alle direttive dell’Home Front Command. Salva delle vite. E secondo, restare uniti. Restiamo fermi insieme nei giorni difficili che ci attendono. Insieme resisteremo, insieme combatteremo e insieme vinceremo».

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