Israele, cessate il fuoco smentito. “Colpire con tutte le nostre forze in Libano”
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu smentisce l’apertura a un cessate il fuoco da parte di Israele in vista dell’avvio di colloqui per una tregua. Lo fa sapere lo stesso ufficio di Netanyahu: «Si tratta di una proposta franco-americana a cui il primo ministro non ha ancora risposto». La dichiarazione definisce inoltre come «contrario alla verità» un rapporto di Channel 13 secondo cui Netanyahu avrebbe ordinato alle IDF di attenuare gli attacchi in Libano, sottolineando che il premier ha autorizzato l’esercito a continuare a colpire con tutta la sua forza e aggiungendo che i combattimenti a Gaza continueranno finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi della guerra.
Non c'è posto per chi sceglie la guerra. Occidente nel mirino
Secondo una ricostruzione del media israeliano Canale 13, il governo israeliano aveva dato il suo via libera condizionato al cessate il fuoco per i negoziati con Hezbollah mediati dai paesi occidentali. Sempre secondo la stessa fonte, allo stesso tempo, nel contesto dei colloqui, Netanyahu ha ordinato all’IDF di moderare gli attacchi in Libano. L’ufficio di Netanyahu ha smentito entrambe le notizie.
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