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Israele attacca ancora Hezbollah, la guerra è in Libano. Gallant: momento cruciale

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Ormai è guerra "vera" tra Israele e Hezbollah.  Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno annunciato di aver effettuato un attacco aereo contro la cellula di Hezbollah che ha sparato in direzione dell’area di Afula durante la notte, e di aver distrutto le basi di lancio. Inoltre, i jet hanno colpito decine di obiettivi di Hezbollah in diverse aree del  Libano meridionale, con esplosioni secondarie che indicano che negli edifici erano immagazzinate armi, afferma l’Idf. Quella di ieri è stata la giornata più buia dal 2006 per il Libano nello scontro fra Israele e Hezbollah. È di 356 morti e oltre mille feriti, secondo il ministero della Sanità libanese, il bilancio degli attacchi aerei israeliani che dalla mattina hanno colpito il sud del Libano e la Valle della Bekaa, nella zona est del Paese, scatenando la massiccia fuga di migliaia di libanesi dal sud verso Beirut. E nella capitale nel pomeriggio l’Idf ha dichiarato di avere compiuto un attacco definito "mirato".

 

L’obiettivo secondo fonti di stampa sarebbe stato un comandante di Hezbollah, Ali Karaki, numero 3 dell’organizzazione, che secondo alcune fonti sarebbe morto e secondo altri sarebbe rimasto ferito. Israele dichiara che il suo obiettivo nei raid sono siti di Hezbollah - e dice di averne colpiti 1.100 - ma accusa il gruppo libanese sostenuto dall’Iran di avere nascosto armi nelle case dei libanesi, dunque ha chiesto l’evacuazione dei civili dal sud del paese. In mattinata gli avvertimenti erano giunti con telefonate e messaggi sui telefoni, poi nel primo pomeriggio l’avvertimento dell’Idf in cui si davano due ore di tempo ai civili della Valle della Bekaa per allontanarsi se ci si trovava "vicino a edifici o all’interno di case dove sono immagazzinati missili e armi".

 

A illustrare gli obettivi dello Stato ebraico è il ministro della Difesa Yoav Gallan, intervistato da La Stampa. "Questo è il momento più significativo dall’inizio della guerra sul fronte settentrionale. Quello che diciamo è quello che facciamo: stiamo infliggendo un duro colpo a Hezbollah e questo invierà onde d’urto in tutta la regione. Hezbollah sarà ricordato solo per le sue perdite e per il caos che ha creato per i suoi stessi cittadini, il popolo del Libano", ha detto l'esponente del governo Netanyahu. "Israele è impegnato a difendere i suoi cittadini e la sua sovranità e a portare a casa le comunità che sono state evacuate nell’ultimo anno. Questo è il nostro dovere nazionale e obbligo morale" ha aggiunto.

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