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Usa, il duello con Trump non ha rafforzato Harris: "Fragile" negli Stati chiave

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Le elezioni statunitensi sono iniziate: in Virginia, Minnesota e South Dakota gli elettori possono votare e tutto ciò che accade può avere un impatto immediato sui risultati. Ma da che parte pendono i cittadini? La maggior parte di loro ritiene che la vicepresidente e candidata del Partito democratico alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris, abbia vinto il suo primo e unico dibattito con l’avversario repubblicano Donald Trump, il 10 settembre scorso, ma che tale vittoria non ha influito in misura sensibile sui sondaggi in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre. È quanto afferma Politico, secondo cui tra i due duellanti si prefigura un testa a testa.

 

 

 

Il quotidiano riconosce ad Harris di aver superato le aspettative durante il primo confronto diretto con Trump, tanto che secondo un sondaggio del quotidiano New York Times e del Siena College, 2 elettori probabili su tre ritengono che la vicepresidente abbia avuto la meglio nel confronto con il suo avversario repubblicano. I sondaggi di gradimento in vista delle elezioni, però, non rilevano mutamenti significativi nelle percentuali di gradimento: il consenso a Harris è aumentato di non più di un punto percentuale nell’arco delle ultime due settimane, e due sondaggi nazionali pubblicati ieri dalle emittenti televisive Nbc News e Cbs News attribuiscono alla candidata democratica appena mezzo punto di vantaggio su Trump a livello nazionale. 

 

 

Politico riporta anche i risultati dei tre principali aggregatori di sondaggi nazionali, che ad Harris attribuiscono un vantaggio compreso tra 2,2 e 3 punti percentuali, meno di un punto percentuale in più rispetto al 10 settembre. Il vantaggio della candidata Dem - sottolinea il quotidiano - appare ancor più fragile negli Stati chiave da cui dipenderà concretamente l’esito dell’elezione, come dimostrato da una serie di recenti sondaggi: ad oggi, le rilevazioni attribuiscono ad Harris un vantaggio superiore a un punto percentuale su Trump in appena due Stati chiave: Michigan e Wisconsin. In altri cinque Stati il divario tra i due candidati è inferiore a un punto percentuale, con Trump in leggero vantaggio in Arizona, North Carolina e Georgia, e Harris in testa in Pennsylvania e Nevada.  

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